Everyeye.it

• PSP
• 6.5 / 10
• Italie

Tokobot si rivela un titolo su cui gli amanti dei platform game possono puntare decisamente in attesa del blasonato Daxter: è ben fatto, brillante, abbastanza longevo e, per quanto non rivoluzioni il genere, riesce a distaccarsi nettamente dalle passate produzioni grazie al carisma dei piccoli robot che vanno a spasso mano nella mano. Se gli si può muovere una critica lo si può accusare di essere un po' troppo giovanile, almeno nel character design e nello storyboard; magari questo difetto sarà rivisto nell'ormai più che probabile sequel.. Oltre ad essere un buon gioco, Tokobot è proposto anche ad un prezzo "Budget" di circa trenta Euro, un altro ottimo motivo per cui indirizzare tranquillamente i nostri interessi nei confronti di questo simpatico gioco prodotto da Tecmo.

• NGC
• 6 / 10
• Italie

• PSP
• 7.5 / 10
• Italie

• PS2
• 6 / 10
• Italie

Metal Slug 5 è un gioco piuttosto vecchio, sia come meccanica di gioco che come aspetto puramente grafico, ma comunque piacevole e divertente specialmente in multiplayer. Pochissime le innovazioni e la longevità è tutto sommato ridotta, ma Metal Slug è, e rimane sempre, Metal Slug. Sicuramente un must buy per gli appassionati di retrogaming o di questa grandissima saga che è ancora capace di far innamorare molti gamers. Il prezzo ridotto poi è un toccasana che non farà rimpiangere la spesa, davvero modica, per un gioco immediato e spassoso come questo.

• PSP
• 8 / 10
• Italie

Daxter è un titolo imperdibile. Per tutti i possessori di PSP, almeno, e indubbiamente meritevole di essere giocato da tutti i fan della vecchia scuola. Uno stile concettuale che non si vedeva da tempo appare ancora fresco, contestualizzato in un ambiente familiare a tutti gli utenti Sony. Le poche pecchè che a Daxter si possono imputare riguardano forse l'appena percettibile decina di ore necessaria per il completamento dell'avventura principale, e tale carenza si evidenzia proprio in virtù della gradevolezza del gameplay. Un ambiente in cui gli ostacoli principali sono, come fu per The Precursor Legacy, strapiombi e pozze di eco oscuro, balconi instabili e piattaforme semoventi, costringe il giocatore a seguire un percorso lineare ma mai monotono. Un percorso abbellito da una gestione grafica di prim'ordine, da una comicità non solo visiva ma anche sonora, impreziosito da dettagli indispensabili alla bellezza della scena. Insomma, un prodotto in grado di fare la differenza. Unitamente a Tokobot, Talkman, Exit e Key of Heaven, il Daxter di Ready At Dawn (se davvero fosse stato pronto all'alba di PSP, ne avrebbero giovato i dati di vendita, ne siamo sicuri) è da annoverarsi fra gli esponenti dell'insurrezione ludica del nuovo portatile, finalmente in grado di mostrare le unghie con prodotti ben caratterizzati e distintivi. Consigliato ad ogni giocatore.

• PC
• 8 / 10
• Italie

Rogue Trooper è basato sulla seconda licenza ufficiale ottenuta da 2000AD, dopo il controverso Dredd vs Death, e questa volta gli amanti del comic avranno di che divertirsi: godibilissimo fin dai primi minuti di gioco, avvincente come ben pochi titoli di recente uscita, vario e a tratti sorprendete, Rogue riesce a calamitare il giocatore sullo schermo per ore e ore fermando il tempo e lasciando scorrere solo le lancette che ne determinano la longevità... perchè come tutte le cose, anche Rogue ha un finale e... che finale! Per una volta non c’è da lamentarsi: il gioco dura quanto deve durare, senza dilungarsi in sottotrame o sottogiochini che ne avrebbero si esteso la durata ma quantomeno compromesso la logica. L’unico rammarico è il comparto grafico, davvero deludente, che passa in secondo piano rispetto al gameplay e al supporto audio, ma lascia comunque con l’amaro in bocca. I voti sono ben esplicativi: Rogue Trooper è un titolo da avere, giocare fino in fondo e... collezionare!

• X360
• 7.5 / 10
• Italie

• DS
• 7.5 / 10
• Italie

• DS
• 7 / 10
• Italie

• PSP
• 7.5 / 10
• Italie

• PSP
• 7.5 / 10
• Italie

Exit è un gran bel gioco, un mix riuscito di Prince of Persia (il primo, da cui eredita la propensione al salto impossibile) e Lemmings, supportato da una componente tecnica di primissimo livello. Il gameplay è concettualmente semplice, ma sviluppato in modo profondo, completo e originale, e il limitato tempo concesso per uscire da un livello aggiunge un po' di adrenalina ad un titolo altrimenti orientato alla riflessione. La longevità è assicurata da un numero adeguato di livelli e dalla possibilità di scaricarne da Internet dei pacchetti aggiuntivi; l'unico vero difetto riguarda il sistema di controllo, a volte un po' legnoso in certe azioni, ma è un problema a cui si fa l'abitudine ed entro pochi minuti si è pronti a condurre in salvo centinaia di cittadini con la massima scioltezza. Un gioco assolutamente da avere per ogni amante dei puzzle game in possesso di Playstation Portable, ma un acquisto caldamente consigliabile anche a coloro che non fanno della logica il loro passatempo principale, e comunque un nuovo ottimo gioco nel rinverdito palinsesto di PSP. Era ora!

• PC
• 4.5 / 10
• Italie

Grafica arretrata, globalmente spoglia. Giocabilità frustrante. Sonoro fastidioso e ripetitivo. Trama quasi inesistente ed imprecisa storicamente. In altre parole: state alla larga da Battle of Europe.

• PSP
• 7.5 / 10
• Italie

• PS2
• 7.5 / 10
• Italie

Una delle domande più lecite da porre al termine dell'analisi è, senza mezzi termini: Tomb Raider riacquisice o meno il diritto di essere annoverato in quella leggenda, ideale, positiva e ispiratrice che fu? Sfortunatamente no. La strada compiuta da Lara è stata lunga e tortuosa, piena di momenti cupi, ma l'archeologa non ha mai perso la speranza. E alla fine, dopo due lunghi anni di lavoro ed eplorazione del moderno panorama ludico, ce l'ha quasi fatta a risalire sulla vetta del suo genere. Ha mancato l'ultimo salto. Non che sia caduta, ma resta in bilico. Sospesa fra la gloria e l'inconsistenza del nulla sottostante. Certo, Legend è un chiaro messaggio: "Sto Tornando", più in forma che mai. Servirà agli sviluppatori il tempo di concentrarsi qualche mese in più sull'ambientazione e sulla struttura dei livelli, usufruendo di un motore grafico e un sistema di gioco fresco e nuovo, coinvolgente e piacevolissimo da giocare e rigiocare, per ristabilire definitivamente la fama del personaggio. Già l'adattamento all'hardware di X Box 360 fa intuire che, nella prossima generazione (e probabilmente non ci farà attendere più di un anno), Lara sarà presente al meglio di se. Fino ad allora dovremo accontentarci di un prodotto che ha ottime potezialità, ma non le sfrutta appieno. L'idea di un futuro radioso, senza certezze. E, ripetiamo brevemente, non a causa dei piccoli difetti comunque riscontrabili, piuttosto per via di una superficialità nella definizione di strutture avverse -ambiente e nemici- che restano troppo esili e fuggevoli per radicarsi nella memoria e nel cuore dei giocatori.

• X360
• 7 / 10
• Italie

Con questo prodotto Ubisoft Romania ha fatto sicuramente centro, ma se gli sviluppatori avessero curato un po’ di più l’aspetto storico (le battaglie si susseguono una dopo l’altra presentate solo da una brevissima scenetta d’introduzione), la serietà delle conversazioni via radio dato il contesto drammatico della situazione, e la selezione degli aerei con relative spiegazioni (in realtà una modalità “hangar” esiste ma è troppo poco curata) sicuramente ci troveremmo di fronte a qualcosa di più che ad un buon gioco. Grazie alla superlativa modalità multiplayer via Xbox Live, all’aspetto tecnico all’avanguardia (peccato per quei cali di framerate e qualche modello di “contorno” un poco datato) e ad una giocabilità semplice e divertente probabilmente sono state gettate le basi per una serie di successo. Nella speranza che in un ipotetico Blazing Angels 2 vengano sistemati questi piccoli difetti godiamoci le più avvincenti e scenografiche battaglie aeree mai apparse su console!

• PC
• 8.7 / 10
• Italie

Per tirare una qualche conclusione, Call of Cthulhu è una vera perla rara: oltre a portare, con le sue innovazioni, una ventata di freschezza nel genere, o meglio nei generi, si tratta di uno di quei insoliti giochi in grado di paralizzare dalla paura il giocatore, merito anche della scelta stilistica di sfruttare la visuale in prima persona con l’assenza totale di un HUD: più di una volta vi verrà da distogliere lo sguardo dallo schermo e in molte occasioni l’adrenalina sarà così alta da dover mettere in pausa il gioco per qualche istante, solo per riprendervi dalla tensione. Un capolavoro del brivido, talmente ben realizzato e costruito, da far dimenticare completamente qualche piccola pecca grafica.

• PS2
• 7 / 10
• Italie

Questo Taito Legends Vol 2 è, per certi versi, superiore ai suoi predecessori, ma sotto altri punti di vista ci sono delle raccolte decisamente migliori. In questa ci sono ben trentaquattro giochi, molti dei quali sono tecnicamente validi e ben pochi sono assolutamente riservati ai veri nostalgici, ma la gran parte di questi giochi sono semplicemente “buoni titoli”, nessuno dei quali ha veramente fatto la storia del mercato arcade. C'è, per esempio, Bonze Adventure, che è nato per contrastare il dominio assoluto di Ghosts'n Goblins, c'è Liquid Kids, un ottimo platform, ma uno dei tanti che si sono visti in quel periodo; poi c'è Darius, l'ennesimo capitolo di una saga nata per contrastare R-Type e Gradius... Insomma, ottimi giochi, ma poche pietre miliari: se cercate una raccolta che contenga i punti cruciali dell'evoluzione del mercato arcade fareste meglio a visionare prima Taito Legends Vol.1 o Capcom Classics Collection vol. 1. Se siete già in possesso di quese compilation oppure volete un prodotto meno dedicato al puro retrogamin provate Taito Legends vol 2 tranquillamente: c'è di che diverirsi.

• DS
• 8 / 10
• Italie