Everyeye.it

• GBA
• 9 / 10
• Italie

• X360
• 8 / 10
• Italie

Davvero un buon titolo questo Condemned: Criminal Origins, ottimo nell’atmosfera che riesce a creare grazie ad una grafica e, soprattutto, ad un sonoro sopra le righe. Senza dubbio uno dei migliori giochi disponibili al lancio della nuovissima console Microsoft: grande storia che rapisce e fa rabbrividire come pochi videogame. I difetti marginali, quali una longevità non eccezionale ed una eccessiva linearità della storyline, sono dovuti principalmente all’impostazione voluta dai programmatori. Consigliato soprattutto a chi vuole emozioni forti, in particolare i patiti di film horror e thriller (se siete tra questi potete benissimo aggiungere un punticino in più alla valutazione finale). Per le persone facilmente impressionabili è meglio lasciar perdere questo titolo e rivolgere la propria attenzione a giochi meno cupi.

• X360
• 7 / 10
• Italie

Come sopra accennavamo, la frenesia e la fruibilità del gioco Online è il pregio più consistente di Perfect Dark: considerato il contesto del lancio europeo, e quindi il regime limitato per quanto riguarda disponibilità e varietà di prodotti, il titolo Rare è un ottimo investimento per i neo-utenti X 360. Del resto quello dei First Person Shooter è un genere che ben si adatta ad essere ampiamente sfruttato per lunghi periodi di tempo, senza perdere di validità. Se la già ampia gamma di situazioni che il software è in grado di proporre verrà rinfoltita da un costante aggiornamento, Perfect Dark potrebbe consistere di un discreto acquisto. Un vero peccato per l’occasione sprecata del Solo Mode: una trama inconsistente, aspetti secondari che non si distinguono per caratterizzazione ed implementazione, la rendono una modalità accessoria, piacevole da affrontare in cooperativa (anche Live!), del tutto accessoria e poco duratura in caso contrario. Per i pochi che non fossero interessati al Multiplayer Online il consiglio è quello di valutare attentamente l’acquisto, magari indirizzarsi verso realtà più fiabesche (Kameo) studiate appositamente per i giocatori solitari.

• X360
• 7 / 10
• Italie

• PSP
• 7 / 10
• Italie

A sovrastare la sub-titolazione "Libert City Stories", sull'elegante Pack europeo, si legge, maestoso, il nome di Grand Theft Auto. A questo nome soggiace un'impostazione ludica alla quale, neppure stavolta, si può sfuggire. Con tutti i pregi e difetti del caso. Difetti che non consistono sopratutto nell'abuso evidente delle meccaniche di gioco, poco accettabile sia per un'etica di rinnovamento ed innovazione che non solo la critica, ma anche il videogiocatore dovrebbe avere, sia per la non perfetta collimazione fra le necessità di una piattaforma portatile e l'impostazione canonica della serie. Pregi che, d'altro canto, consistono in un'elevata libertà d'azione e interpretazione, un buon comparto narrativo e scenografico e- sopratutto in questo caso- un comparto tecnico, visivo come sonoro, inarrivabile per qualsiasi altra produzione. Decisamente, Liberty City Stories si eleva a nuovo metro di paragone in campo grafico, raggiungento traguardi fino ad oggi impensabili. Dunque, come valutare un prodotto del genere, e a chi consigliarne l'acquisto? Per quei pochi utenti che vogliono avvicinarsi alla serie per la prima volta, compatibilmente con una disponibilità di tempo libero che permetta un'approfondimento che vada oltre la partita veloce, Liberty City Stories è senza dubbio un ottimo metodo per farlo. Con tutta probabilità, causerà in questi casi un'assuefazione al gioco che sfocerà nell'acquisto dei vetusti capitoli casalinghi. L'operazione inversa non sortirà risultati altrettanto entusiasmanti: GTA, prima o poi dovranno capirlo tutte le software house, si svaluta al pari qualsiasi altro concept. E' solo questione di tempo. E' per questo motivo che il voto finale all'ultima fatica di Rockstar viene pesato sopratutto sulla totale mancanza di innovazione, e sulla scarsa funzionalità di una versione portatile, e non tiene conto delle valutazioni dei singoli aspetti.

• X360
• 7.5 / 10
• Italie

• PS2
• 5.5 / 10
• Italie

Beat Down - Fist of Vegenance è un “brutto anatroccolo”: le idee originali ci sono, il gameplay frenetico e violento pure ed il livello di difficoltà è ben calibrato. Purtroppo tutti gli elementi caratteristici di questo gioco sono appena accennati: ci aspettavamo grande collaborazione dai delinquenti reclutati o un influenza pesante del camuffamento durante le perlustrazioni, o ancora una grande varietà di missioni. Nessuna di queste aspettative si è concretizzata e la realizzazione tecnica di basso livello si abbatte come la scure di un boia sul giudizio finale. Ad aggravare la già compromessa valutazione contribuiscono i caricamenti, continui e tediosi, che mal si addicono ad un gioco che prende palesemente ispirazione dai capolavori creati da Rockstar Games. Poche locazioni da esplorare, scarse differenze tra i cinque personaggi selezionabili e un multiplayer poco ispirato sono gli ultimi crimini di cui si macchia questo acerbo criminale. Un vero peccato

• X360
• 7 / 10
• Italie

Il titolo in questione non porta sostanziali novità nel campo videoludico. Tuttavia, abbiamo già visto e giocato di tutto, ma la semplicità del gameplay, unita ad un intrigante coreografia, ve lo faranno amare. Questo gioco ha un suo stile, e merita di essere per lo meno provato; alla fine lo acquisterete tanto è piacevole e coinvolgente.

• X360
• 7 / 10
• Italie

Indimenticabili e stonati effetti sonori, animazioni “ridicole” e graziose al tempo stesso ci ricordano com’erano i videogiochi di un tempo; eppure, nonostante tutto, ci si ritrova a smanettare come forsennati sul pad, rapiti dall’immortale gameplay di Robotron, dimentichi del numero di poligoni e di effetti speciali che può gestire quel “mostro” di potenza che è l’Xbox 360. Assolutamente da provare, almeno una volta, se non lo avete mai giocato.

• X360
• 6.5 / 10
• Italie

Insomma, anche se la scelta di EA di sviluppare questo titolo da zero per la 360 è lodevole, il lavoro non è stato svolto nel migliore dei modi. Si ha la costante impressione di giocare un prodotto a metà. Un cambio di rotta non indifferente per chi era ormai abituato a tonnellate di modalità e bonus sbloccabili. Dal punto di vista grafico, seppur ben fatto, Tiger Woods non è all'altezza della piattaforma. La meccanica di gioco, anche se complessa, è ben collaudata e si sente. Considerando la possibilità di giocare in Live può risultare anche discretamente longevo. Risulta però monco rispetto alla controparte X Box: meno buche, meno modalità. Per gli appassionati di golf è comunque un gioco da prendere in considerazione. In grado di soddisfare i casual gamer ma che deluderà le aspettative di chi, per anni, ha giocato questa serie. Non ci resta che sperare in un importante cambio di rotta per il futuro.

• PSP
• 7.5 / 10
• Italie

Una conversione eccellente, capace di riproporre su di un hardware limitato tutto il feeling di una serie famosa ed apprezzata in tutto il mondo. La conversione è talmente buona da ereditare, purtroppo, tutte le tare (spesso strutturali) delle sue controparti maggiori. Questo nulla toglie alla qualità finale del titolo, perfettamente godibile, grazie anche ad un compromesso nello schema dei controlli che, se all’inizio lascia disorientati, permette con un po’ di pratica di padroneggiare alla perfezione il basket videoludico. Chi ha apprezzato le precedenti incarnazioni del NBA firmata Electronics Arts non potrà che amare questa versione portatile. Tutti gli altri farebbero meglio a testare con il noleggio un titolo che, proprio perché ibrido fra arcade e simulazione, potrebbe frustare i nuovi utenti. Consigliato in virtù della sua completezza e dell’ottima realizzazione tecnica.

• XBOX
• 7.5 / 10
• Italie

In un periodo in cui i beat’em up a scorrimento sono tornati in voga, Spartan si colloca in una nicchia di mercato dedicata agli amanti dei videogiochi storici o comunque epici, proponendo nel complesso un prodotto avvincente e godibile, che sarebbe stato sicuramente più ricco se dotato di una qualche modalità multiplayer. Se il recente KUF: heroes non vi basta, Spartan può essere un simpatico diversivo che riporterà alla mente gli arcade vecchio stampo. Per chi non ne può più di concentrarsi anche davanti ad un videogioco e vuole semplicemente smanettare senza troppi arrovellamenti.

• PS2
• 8.5 / 10
• Italie

Rinnovare un prodotto è sempre un compito pericoloso, soprattutto quando si parla di giochi come Ssx 3. La strada percorsa da Ea in questo Ssx on Tour è coraggiosa: creare un nuovo stile limando qua è là un gameplay riuscito. Ci sentiamo di promuovere ampiamente questa scelta in virtù degli ottimi risultati ottenuti. Il mix di familiarità e novità che ne è uscito, sorprende sia i vecchi appassionati della saga che i novizi, permettendo una fruibilità molto alta. Chi già possiede i precedenti episodi della saga dovrebbe solo riflettere se le novità, soprattutto a livello di presentazione e di contorno, bastano ad un’ulteriore acquisto. Tutto questo sperando che la prossima uscita sia ricca in sostanza come questa è ricca in stile.

• PSP
• 5 / 10
• Italie

F1 per PSP non e’ un gran gioco. Non lo e’ soprattutto alla luce della concorrenza che trova oggi. Il target a cui si rivolge non è quello degli appassionati di Formula 1 ma quello degli amanti dei giochi Arcade e davvero non vediamo perché questi debbano preferirlo alle altre alternative. Non c’è vera sfida o -peggio- nessuno stimolo a guidare nella maniera corretta: si riesce ad arrivare in fondo con risultati migliori persino sorvolando su una saggia gestione delle frenate, oppure cercando collisioni in curva per correggere la traiettoria, o ancora eseguendo visibili tagli di chicane. La grafica e’ convincente finche’ non vi troverete a battagliare con gli avversari, il sonoro convince e delude allo stesso tempo la giocabilita’ costringe ad uno sforzo di volonta’ notevole per padroneggiare il sistema di controllo. L’unica vera attrattiva del titolo resta la licenza completa della stagione di Formula 1 2005. Uomo avvisato..

• DS
• 8.8 / 10
• Italie

• PC
• 7.2 / 10
• Italie

Ea Games propone, con Most Wanted, un'interessante miscela di inseguimenti, incidenti spettacolari, guida arcade, e canonizza gli amanti di elaborazioni, belle macchine e donne. Forse appiattito rispetto al predecessore, ne mantiene la struttura e pare poco incline a raccontare qualcosa di nuovo. Ottimo visivamente e con un sonoro curato, è un'icona discreta del genere, che non ambisce, però, all'eccelenza.

• PS2
• 7 / 10
• Italie

• DS
• 8 / 10
• Italie

Pac ‘n Roll fa dell'originalità, del divertente sistema di controllo e del level design i suoi elementi migliori. La grafica è decisamente curata, con un mondo completamente 3d abbastanza dettagliato. Il titolo non è lunghissimo, ma la possibilità di affrontare nuovamente i livelli di gioco in diverse modalità permette di dilettare il giocatore per un discreto quantitativo di tempo. In definitiva un titolo con cui Namco rende onore ai 25 anni di Pac-Man e arricchisce la softeca del Nintendo DS con una nuova, piccola perla.