Notes de presse

• PC
• SWITCH
• PS4
• XONE
• PS5
• XSX/S
• 8 / 10
• Italie

La riedizione moderna di Onimusha 2: Samurai’s Destiny è il “solito” prodotto ineccepibile made in Capcom. Un videogioco che mostra solo parzialmente i segni del tempo, forte di un game design che ancora oggi ha qualcosa da dire e di un buon numero di aggiunte tecniche e non che rendono la proposta imperdibile per gli appassionati (e interessante per tutti gli altri).

• PS5
• 6 / 10
• États-Unis

In its best moments, Deliver At All Costs is as entertaining as it is uneven. For every truly creative cargo haul twist there’s another that’s uninspired or lacking in intensity and urgency, and although there’s certainly fun to be had crashing through its many structures like a bully through a sand castle, the novelty wears off long before it ends and all you’re left with is an impressively realised 1950s world with depressingly little else to do in it. Throw in a silly, slapdash story and some toys for your truck you’re largely forbidden from playing with, and Deliver At All Costs is one shipment that’s far from the complete package.

• PC
• 7 / 10
• Italie

Deliver At All Costs è un’esperienza caotica e spensierata che riesce a divertire anche chi non è appassionato di giochi di guida, grazie a missioni assurde, una fisica volutamente fuori controllo e un alto livello di distruttibilità. Il gameplay funziona bene nelle prime ore, ma col tempo emergono una certa ripetitività, alcune lacune nelle meccaniche e un comparto tecnico disomogeneo, con un mondo di gioco visivamente riuscito ma cutscene che ricordano la settima generazione di console. Nonostante questi limiti, il debutto di Far Out Games convince, dimostrando che con tante idee e un pizzico di follia è possibile creare un gioco originale e godibile, perfetto per chi cerca un’esperienza leggera e fuori dagli schemi.

• XSX/S
• 7 / 10
• Italie

• PC
• XSX/S
• PS5
• 7 / 10
• Espagne

Deliver at All Costs apuesta todo a la carta del caos y la diversión inmediata, y aunque logra momentos realmente únicos y desquiciados, su mayor virtud también es su principal debilidad: la sorpresa jugable se agota pronto. Con una propuesta que brilla en las primeras horas pero pierde fuelle al extenderse más allá de lo que su premisa puede sostener, el nuevo trabajo de Far Out Games se siente más como una locura puntual que como una experiencia duradera. No busca trascender ni reinventar el medio, solo entretener sin pretensiones... y a ratos, lo consigue con creces.

• PS5
• 7.5 / 10
• Italie

Deliver At All Costs è uno di quei giochi che si fanno ricordare, nel bene e nel male. La sua natura volutamente esagerata, il tono scanzonato e la continua voglia di stupire lo rendono un’esperienza fresca e diversa dal solito, capace di regalare momenti di genuino divertimento. Non è un titolo perfetto, anzi: paga il prezzo di una certa disomogeneità tra le missioni, di un comparto tecnico traballante e di meccaniche di guida che non sempre funzionano come dovrebbero. Ma nel suo essere folle e sopra le righe, riesce comunque a trasmettere una chiara identità e un sincero desiderio di rompere gli schemi. È il classico gioco che si ama per il suo spirito ribelle e che, pur con tutti i suoi limiti, merita almeno una possibilità da parte di chi cerca qualcosa di davvero fuori dal comune.

• PC
• 78%
• Japon

• PS5
• 6 / 10
• États-Unis

Deliver At All Costs’ greatest strength is its ability to reinvent itself, but its missions lack tension and its story is a bit of a misfire. If you really enjoy that isometric era of GTA games, then you’ll find fun in this physics-heavy escapade – but expect bumps and blemishes, because this is far from the perfect package.

• XSX/S
• 7.8 / 10
• Canada

• PC
• PS5
• XSX/S
• 5 / 10
• États-Unis

Blades of Fire’s blacksmithing burns bright, but it doesn’t forge a sharp enough edge to put its customizable weapons to good use. The combat is serviceable but overly simplistic, and the mediocre story often failed to evoke any kind of emotion in me at all, positive or negative, as it just goes through the motions from start to finish. The unintuitive map also frequently left me running in circles, making what could have been a fun hunt for secrets feel more like a chore. And when those pain points are compounded by unflattering comparisons to the games it so clearly took inspiration from, Blades of Fire just can’t cut it.

• PS5
• 9 / 10
• États-Unis

• XSX/S
• 8.5 / 10
• États-Unis

• PC
• 74%
• États-Unis

• PC
• PS5
• XSX/S
• 6 / 10
• France

Blades of Fire a pour lui le fait de proposer une recette forte et singulière. Il nous fait réapprendre des bases que l’on pensait acquises, et nous embarque dans son univers aussi riche à la manette que dans la profondeur de son lore que l’on peut découvrir grâce à un codex très détaillé. Son système de combat et d’artisanat sont clairement ses plus grosses forces, sa boucle de gameplay est quant à elle aussi addictive que frustrante. Le jeu est difficile, mais aussi rapidement punitif et ne plaira donc pas au plus grand monde, sans compter que visuellement il reste très classique finalement. Un jeu satisfaisant donc, mais dont les imperfections sont encore bien trop présentes pour qu’il reste dans les mémoires.

• PC
• PS5
• XSX/S
• 8 / 10
• Espagne

Step forward Aran de Lira, the last hero who can wield steel, and Adso, a young scholar whose knowledge of lost myths and sacred tongues may shape their fate. Learn how to craft near limitless weapon variations in the game’s unique ‘weapons forging’ system and bring the Queen to her knees. Combine countless alloys, hilts, runes, blades and pummelling edges to craft and perfect the ultimate evil-slaying weapon.

• PC
• PS5
• XSX/S
• 84%
• Canada

• PS4
• 7.5 / 10
• Italie

A sei anni dall’uscita del remaster di Onimusha: Warlords, la riedizione di Samurai's Destiny si presenta al pubblico come un’operazione sostanzialmente in linea con i caratteri del suo predecessore. Sì, il pacchetto risulta nel complesso più completo e rifinito, complice l’inserimento di qualche chicca in più, ma il valore generale delle proposta è fondamentalmente il medesimo. Si tratta dunque di un buon modo per riavvicinarsi alla saga in vista del nuovo capitolo, approfittando della godibilità di una ricetta ludica che, al netto delle rughe sul volto della produzione, è sorretta da meccaniche tuttora valevoli, a patto di affrontare il viaggio di Jubei con il giusto spirito.

• PS5
• 80%
• Japon

• PS5
• 7.5 / 10
• Australie

• PC
• PS5
• XSX/S
• 82%
• États-Unis

RoadCraft delivers a satisfying simulation experience, combining problem-solving with an impressive variety of heavy machinery. Though it has a clunky UI and repetitive missions, its engaging gameplay and cooperative multiplayer

• PC
• 7.7 / 10
• Italie

Deliver At All Costs costruisce il proprio fascino sull’idea di un sandbox che celebra l’errore e la deviazione. La costante reinvenzione degli obiettivi, sostenuta da un modello di guida spiccatamente arcade, restituisce una sensazione di freschezza rara nel panorama odierno. Al tempo stesso, l’inserimento di una cornice narrativa che pretende attenzione rallenta l’andatura e toglie respiro a una formula che avrebbe potuto reggersi da sola. Il risultato finale è un prodotto coerente con le ambizioni di budget medio: solido sul versante tecnico, brioso sul fronte dell’azione, ma parzialmente limitato da scelte strutturali che lo appesantiscono.

• PC
• 7.5 / 10
• Italie

• PC
• PS5
• XSX/S
• 85%
• États-Unis

Blades of Fire is wrapped in a dark yet surprisingly upbeat fantasy adventure. It challenges you to adapt, explore, and master new weapons, delivering a brutal experience that's well worth your time.

• PC
• 6 / 10
• France

Sans être aussi culte qu’Onimusha Warlords, Onimusha 2: Samurai’s Destiny montre à quel point cette licence est spéciale. Malgré le poids des années, le gameplay est toujours efficace et se veut plus accessible avec l’introduction des commandes modernes. De plus, le gain visuel est clairement probant et offre une seconde jeunesse bienvenue à ce très chouette jeu PS2 qui profite de ses décors précalculés pour ne pas paraître trop dépassé. Mais il y a des limites comme les cinématiques non retravaillées, certaines choses qui tranchent plus que d’autres et qui prouvent qu’on est juste en face d’un simple remaster. Si le contenu est généreux, le ticket d’entrée a de quoi surprendre. 29,99€ pour un seul jeu quand le précédent était à 19,99€ ? Pour le coup, c’est trop gourmand au regard des améliorations.