Notes de presse

• PC
• 7 / 10
• Italie

È molto più difficile creare un videogioco godibile dove sei un poliziotto, che non uno dove sei un criminale – e il motivo è abbastanza semplice: nel secondo caso, il divertimento ludico passa proprio dal poter fingere, nel gioco, di non avere regole, di avere totale libertà di azione. Nel primo, invece, proprio il rispetto delle regole del protocollo è la base, rendendo ogni tentativo di esperienza free roam, come quella di The Precinct, necessariamente "simulativo", basato su una routine. Questo, in effetti, il gioco di Fallen Tree Games lo realizza molto, molto bene: in un'atmosfera anni '80 ben tratteggiata e ben musicata, chi è affascinato dall'idea di diventare un poliziotto virtuale trova qui, ludicizzato, ogni piccolo aspetto: dalle multe al vandalismo, dalla guerra tra gang alle mansioni della Stradale, dalla Volante di supporto all'Investigativa per un omicidio all'interrompere un tentativo di rapina. Dove The Precinct arranca è proprio nel suo loop, che per la sua natura fatica a prestarsi a un'esperienza ludica duratura, ed esaurisce la sua spinta vitale un po' prima di quanto non finisca il gioco. Complici anche, certo, degli spigoli tecnici ancora presenti, che non sempre permettono al gioco di brillare pienamente. Ma, nonostante tutto questo, rimane il più riuscito "simulatore di Polizia" da molto, molto tempo: meno ingessato dei concorrenti, a fuoco nella sua atmosfera, stiloso nelle scelte di regia e di direzione artistica. Non sarà GTA né il suo esatto contrario col distintivo, ma è un gioco di personalità dove è vero che si dimostra che fare i buoni in un videogame può essere più noioso che fare i cattivi – ma anche che sa essere gratificante.

• PC
• PS5
• XSX/S
• 7 / 10
• États-Unis

The Precinct’s focus on proper arrest protocols and penalising excessive force requires a certain level of patience that not everybody will possess (and it’s a system that eventually wears out its welcome) but I genuinely enjoyed prowling the city for procedural crimes while the story lasted – and the soggy, neon-splashed ’80s setting works wonders. Fallen Tree Games had a previous crack at emulating the top-down shenanigans of classic Grand Theft Auto back with 2019’s American Fugitive, but putting the action on the right side of the law in The Precinct has proven to be far more arresting.

• PC
• 4 / 5
• États-Unis

• PC
• 76%
• Japon

• PS5
• 9.5 / 10
• Irlande

• PC
• PS5
• XSX/S
• 7 / 10
• France

• PC
• 4 / 5
• France

• PS5
• 7.4 / 10
• Italie

The Precinct The Precinct sfrutta un concept brillante per realizzare un titolo con un grande potenziale, a tratti inespresso. Interpretare le forze dell'ordine in una fittizia città americana di inizi anni '80 è un'esperienza stimolante, che tuttavia presta il fianco ad alcune sviste e leggerezze di game design. La vita di un poliziotto potrebbe non essere adatta a tutti, ma Averno City resta una meta di sicuro fascino: preparate manette e distintivo, c'è una città da ripulire. PRO Ricrea con passione le atmosfere da classico poliziesco | Strutturalmente avvincente | La routine del poliziotto è varia ed imprevedibile | CONTRO Narrazione piuttosto piatta | Il modello di guida a tratti è eccessivamente nervoso | Le meccaniche di shooting soffrono la visuale isometrica |

• PC
• 7.8 / 10
• Italie

The Precinct è una lettera d’amore ai polizieschi degli anni ’80, confezionata con cura e un pizzico di nostalgia. Non reinventa il genere e non prova a competere con i titani del mondo open world, ma trova la sua identità in un equilibrio ben costruito tra azione, atmosfera e libertà. Se avete sempre sognato di vestire la divisa e pattugliare le strade di una città corrotta con solo una radio e un paio di manette, questo gioco potrebbe regalarvi esattamente quell’esperienza. Imperfetto, ma dannatamente stiloso.

• PS5
• 8 / 10
• États-Unis

The Precinct is an impressive sandbox romp. Fueled by a dynamic crime system that offers up hours of fun, bite-sized objectives, it's a very difficult game to put down. Every patrol is different, and although tedium does start to set in as the campaign approaches its conclusion, it's still easy to appreciate the intricate and tight design of this ode to old cop movies.

• PS5
• 8 / 10
• États-Unis

• PS5
• 7.5 / 10
• Italie

Giocando a The Precinct a volte ci si dimentica di quanto piccolo sia nei numeri questo progetto che appare ben più grande, così ambizioso da citare esplicitamente i primi Grand Theft Auto. Metterci nei panni di un poliziotto ci inserisce in una routine che a volte si fa ripetitiva, sicuramente apprezzabile per l'ampio numero di reati che si possono contestare ai criminali, ma che cade in iter sempre molto simili e alla lunga poco stimolanti. Per fortuna, a spezzare il ciclo ci sono gli eventi speciali, che portano avanti la trama orizzontale del videogioco e rappresentano le parentesi più elettrizzanti di questo sandbox con la divisa e l'anima da noir poliziesco anni '70. Forse gli manca proprio quella ruvidezza delle opere a cui si ispira, Grand Theft Auto in primis.

• PC
• 6.5 / 10
• Italie

The Precinct ha tutto ciò che serve per mettere in scena un grande spettacolo, ma dimentica la cosa più importante: l'intrattenimento. Parte da un'idea intrigante e la sviluppa attraverso una struttura procedurale solida... che però comincia a scricchiolare troppo presto. La narrazione è ridotta all'osso, il mondo di gioco affascina ma resta in superficie, e il gameplay, pur con qualche intuizione brillante, fatica a rinnovarsi nel tempo. Eppure, non mancano momenti in cui tutto sembra funzionare: inseguimenti rocamboleschi, un sistema morale ben congegnato e quel pizzico di soddisfazione nel far rispettare la legge — almeno finché dura. Chi desidera calarsi nel tutore dell'ordine potrebbe trovarci qualcosa di interessante. Per tutti gli altri, The Precinct rischia di trasformarsi in un lungo, monotono, giro di pattuglia.

• PS5
• 70%
• Espagne

Es una pena que The Precinct acabe siendo un título irregular, quizá por algunos arcaicos sistemas, su previsible historia y su repetitivo bucle jugable, porque aquí había potencial para mucho más. Aun así, los amantes de la fórmula GTA pueden encontrar algo que les entretenga durante unas horas, siempre que no esperen algo al nivel de Rockstar.

• PC
• PS5
• XSX/S
• 60%
• États-Unis

The Precinct has potential to be great as a view into the other side of things if you're a GTA fan, but that would all depend on whether you can look past some of the issues. It’s worth a play if you're ever curious to see what the cop life is like.

• PC
• PS5
• XSX/S
• 7 / 10
• France

The Precinct prend les allures de certaines licences fortes dans leur format à l’ancienne pour nous amener cette fois-ci du côté des forces de l’ordre. Entre les nombreuses règles à respecter pour être un bon agent de police, la variété des activités proposées et l’histoire qui fonctionne bien, The Precinct nous offre une expérience solide qui nous occupe durant de nombreuses heures. Son ambiance 80s, et sa bande son, nous plonge dans un univers où gangs et corruption rongent Averno, mais dont les efforts de toute une équipe arrivent à endiguer. Manette en main, c’est un régal même si l’IA est parfois perfectible. Avec un petit prix attendu lors du passage en caisse (39,99 euros, dont une superbe édition physique) et une démo disponible même sur Steam, il n’y a aucune excuse pour ne pas s’y essayer.

• PS5
• 5 / 10
• France

The Precinct ne sera malheureusement pas la pépite surprise attendue, loin de là même. Si certains apprécieront sans nul doute l’hommage aux anciens GTA, mais en étant de l’autre côté de la barrière et les mécaniques liées à cela, les limites du jeu en termes de narration, de répétitivité et d'approximations de gameplay trahissent les ambitions. Au final, malgré une proposition de base intéressante, le jeu est vite rattrapé par tous ces défauts trop importants qui ne permettent pas d’avoir l’expérience « fun » promise par le studio;

• XSX/S
• 6.5 / 10
• France

Nous attendions beaucoup de The Precinct suite à nos premières minutes dessus l’année dernière. Peut-être trop finalement. La plus grosse déception réside dans sa narration très pauvre et sa structure de jeu peu intéressante. En revanche, le titre propose une expérience de résolution des crimes et délits bien plus sympathique. Avec son système de génération d’infraction dynamique et aléatoire dans une ville certes petite, mais vivante, The Precinct nous donne toujours quelque chose à faire. Amendes de stationnement, trafic de stupéfiant, courses poursuites en voiture ou en hélicoptère, les situations sont variées auxquelles s’ajoutent du contenu annexe à parcourir. Dommage que la prise en main soit entachée par quelques soucis de collision en véhicule et que leur conduite soit un peu trop savonneuse. Malgré cela, The Precinct demeure tout de même un titre plutôt agréable à parcourir que l’on peut vous conseiller.

• XSX/S
• 7 / 10
• France

Alors qu'on l'attendait comme un jeu d'action inspiré par les premiers GTA, The Precinct ressemble finalement bien plus à une simulation d'agent de police lambda inspirée d'une série américaine médiocre. Cela n'empêchera pas certains joueurs de prendre un certain plaisir à suivre les aventures de Nick Cordell Jr, à condition de ne pas avoir peur de réaliser des tâches ingrates et répétitives, ou de devoir râler contre l'imprécision des phases de shoot.

• XSX/S
• 7.5 / 10
• France

• PS5
• 11 / 20
• France

• PC
• 6.5 / 10
• Australie

Racing after an armed robber, crashing through road signs and dodging civilians, only to jump out of your patrol car, take cover behind your vehicle and engage in a firefight with the crazed assailant is as fun in The Precinct as it sounds. Unfortunately, once they’re in cuffs, the monotony of processing the soon-to-be prisoner drags the experience down. Combined with a shallow story told in an uneven way, the repetitive gameplay loop tarnishes the badge and gives the boys in blue a bad wrap.

• PC
• PS5
• XSX/S
• 17 / 20
• France

• PC
• 8 / 10
• Italie

C'è tanto da fare e scoprire nei nuovi mondi alieni tra esplorazione scanzonata, attività legate all'avamposto e al personaggio, missioni principali/secondarie e sfide. Ci sono alcuni difetti, ma anche una sfilza di miglioramenti alla formula del primo capitolo, da cui eredita l'identità e le fondamenta del gameplay oltre all'atmosfera; Revenge of the Savage Planet ne espande e arricchisce ogni elemento senza risparmiarsi, a costo di mettere un sacco di carne al fuoco non tutta di prima scelta ma consapevole che, in virtù di una simpatia travolgente, qualcosa gli si può perdonare. A tutto ciò ci aggiunge il plot twist rappresentato dal coraggioso cambio di prospettiva che, col senno del poi, è facile capire quanto aiuti a godersi le sfumature dell'esperienza imbastita da Raccoon Logic. Che rimane irriverente, satirica nella sua narrazione, ora grottesca e ora scanzonata, sempre ai limiti del cartoon anche quando, osservando meglio, sembrano intravedersi lineamenti ben più seri oltre la coloratissima maschera di ingenuità.