IGN Italie

• PC
• 8 / 10
• Italie

Tails of Iron 2: Whiskers of Winter riprende meccaniche, stile e punti di forza del suo predecessore e li inserisce in un gioco un po' più solido, in cui esplorazione e combattimento risultano più dinamici e responsivi. Mantenendo il già noto sistema di progressione, raffina potenziamenti, meccaniche e curva della difficoltà, presentando una buona esperienza complessiva. Forse poco ispirato nei boss, sfrutta comunque un'ottima direzione artistica per supportare un'avventura godibile, in cui la storia narrata rappresenta un pretesto interessante per tornare in azione.

• PC
• 8 / 10
• Italie

Nonostante alcune imperfezioni come il backtracking eccessivo nelle fasi avanzate, una scrittura un po’ lenta e prolissa e l‘assenza dei sottotitoli in italiano, Eternal Strands riesce a offrire un'esperienza di tutto rispetto grazie al suo sistema di combattimento creativo, alle epiche battaglie contro i giganteschi boss e a un mondo ricco di dettagli da esplorare. La fusione di elementi presi da celebri esponenti del genere (su tutti gli ultimi Zelda, Dragon’s Dogma e Shadow of the Colossus) viene inoltre gestita in modo intelligente, creando un action adventure solido e longevo. Davvero niente male per un gioco venduto a prezzo budget e sviluppato da un team con al suo interno nomi importanti, OK, ma pur sempre piccolo ed esordiente.

• PS5
• 8 / 10
• Italie

Dynasty Warriors: Origins è la rivoluzione che i fan di lunga data stavano aspettando, ma non arriva senza compromessi. Il nuovo capitolo della serie musou rappresenta un punto d'ingresso perfetto per i giocatori interessati, e saprà divertire allo stesso modo veterani e amanti del genere grazie a un sistema di combattimento aggiornato, un livello di dettaglio grafico finalmente al passo coi tempi e un buon numero di contenuti. La storia è raccontata con una maturità inedita per la saga, e pur soffrendo lo scarso carisma del suo protagonista, riesce a intrattenere per larga parte della sua durata, risultando ridondante solo a tratti. La mancanza della co-op e la rimozione del folto cast di personaggi giocabili sono difetti difficili da digerire, ma Omega Force e Koei Tecmo hanno chiaramente provato a fare qualcosa di nuovo, e anche se non riesce a scrollarsi di dosso alcuni problemi fondamentali del genere di riferimento, Dynasty Warriors: Origins rappresenta un passo avanti significativo per la saga e un solido punto di partenza per il suo futuro.

• SWITCH
• 8.5 / 10
• Italie

OK, ci sono arrivato tardissimo, ma alla fine grazie a Nintendo e alla sua mania di rilanciare l'impossibile su Switch ho potuto recuperare questo gioiellino che, tra le altre cose, mi ha permesso di fare pace con la serie dopo tanti anni; e OK, Donkey Kong Country Returns HD graficamente non sarà il top di gamma eppure funziona bene, laddove la direzione artistica mette al primo piano la leggibilità, cosa che raramente mi dispiace, soprattutto nei platform. A livello di level design, poi, siamo davvero in paradiso, e la varietà delle situazioni proposte permette di digerire la difficoltà, garantendo longevità e ritmo a un'esperienza relativamente compatta senza mai farla scivolare nella banalità o nelle ripetizioni. Insomma, ad avercene!

• PS5
• 6.5 / 10
• Italie

Freedom Wars Remastered è un'esperienza che allora ma soprattutto oggi difficilmente riesce a offrire un'alternativa a un gigante come Monster Hunter: se da un lato l'universo narrativo è affascinante, infatti, dall'altro manca completamente di sviluppo e dal punto di vista narrativo si limita a buttare informazioni senza mai approfondirle, chiudendosi poi in modo piuttosto deludente quando invece avrebbe potuto spiccare il volo. Lato gameplay opta per un approccio molto più frenetico e adrenalinico rispetto alla serie Capcom, con missioni che gettano il giocatore subito nel vivo dell'azione, tuttavia anche in questo caso soffre a causa di una certa ripetitività ambientale e dei nemici, che al netto di pochi design ispirati sono piuttosto blandi. Non aiuta un farming che, seppur comune a giochi del genere, fa sentire molto di più il proprio peso per via della succitata ripetitività. Gli appassionati del genere potrebbero voler recuperare quella che un tempo è stata esclusiva PS Vita, sapendo però di trovarsi davanti un prodotto che già nel 2014 si poteva considerare zoppicante.

• PS5
• 5.5 / 10
• Italie

Se al primo capitolo si poteva concedere il beneficio del dubbio, seppur risicato, Fairy Tail 2 muove più passi indietro di quanti ne faccia in avanti: al netto di un sistema di combattimento rivisto, l'intera struttura ludica è goffa, ripetitiva e scade presto in un generale tedio che nemmeno l'evidente fanservice può salvare. Anzi, proprio perché parliamo di un prodotto rivolto quasi esclusivamente ai fan, proprio per loro si sarebbe potuto fare molto di più.

• PC
• 9 / 10
• Italie

Ai tempi dell'annuncio di Indiana Jones e l'antico Cerchio c'era chi nutriva qualche dubbio sulla capacità di MachineGames di creare la giusta avventura per l'archeologo creato da George Lucas. Uno studio noto soprattutto per aver realizzato sparatutto, dopotutto, poteva non sembrare la scelta più logica per un personaggio come Indy che, pur sapendo maneggiare le pistole, è prima di tutto un esploratore. MachineGames però ha dimostrato di essere pienamente capace di prendersi cura del dottor Jones e ha dato vita a una bellissima avventura ricca di intrighi, rovine antiche, enigmi da risolvere e pure un po' di azione. Il risultato è un gioco che rende sapientemente omaggio alle atmosfere dei tre classici film e dà vita a una delle incarnazioni videoludiche di Indy più convincenti e memorabili.

• PC
• 7 / 10
• Italie

Nightdive Studios propone un apprezzabile viaggio nostalgico con The Thing: Remastered, che pur mantenendo i limiti del gioco originale di 22 anni fa valorizza le sue peculiarità di gameplay e atmosfera. Nonostante il restyling grafico sia apprezzabile, il gioco soffre di un impatto horror meno incisivo rispetto al passato e di una seconda parte decisamente più debole della prima. The Thing resta comunque un gioco da riscoprire, soprattutto per chi ama il mix di tensione, horror mutante e paranoia che riflette fedelmente lo spirito del film di John Carpenter.

• PC
• 8 / 10
• Italie

Skydance’s Behemoth si rivela un’esperienza ambiziosa e capace di offrire momenti di grande impatto, soprattutto negli scontri epici con i colossali Behemoth. Il gioco soffre però di una certa ripetitività e di limitazioni sia a livello grafico (lo sviluppo anche per Quest 2 non ha aiutato), sia nel combat system, che seppur solido non è pari a quello dei migliori titoli VR in soggettiva per precisione e fisicità. Tra una buona longevità e un sistema di potenziamenti sufficientemente variegato, il risultato è comunque interessante, anche se, visti i nomi coinvolti e le potenzialità, lo status di nuova killer application per la VR non è stato raggiunto.

• PC
• 7 / 10
• Italie

È stato davvero difficile impostare un giudizio riguardo a Microsoft Flight Simulator 2024: da un lato abbiamo una mole di contenuti enorme, una simulazione assolutamente apprezzabile di tutto ciò che riguarda l’aviazione, e ogni aeromobile è stato ricreato con puro amore. Dall’altro, i bug, i caricamenti lenti, il doppiaggio agghiacciante sono tutti difetti che è impossibile ignorare. Avrei voluto essere più generoso, ma non credo sarebbe stato corretto: il gioco accusa dei problemi; probabilmente tutti risolvibili in futuro ma - di nuovo - devo valutare ciò che esiste oggi.

• PS5
• 7.5 / 10
• Italie

Seppur limitato sotto diversi punti di vista, LEGO Horizon Adventures rappresenta un divertente omaggio ai mattoncini colorati per antonomasia e alla serie Horizon, combinando un gameplay leggero con l'ironia tipica dei giochi LEGO targati TT Games. Il gioco dà però il meglio di sé in co-op, rendendo l’esperienza più dinamica rispetto a quella in singolo: il voto che vedete in basso, in tal senso, rappresenta una via di mezzo tra l'esperienza in solitaria, capace ben presto di risultare ripetitiva (e banale), e quella in compagnia, che riesce puntualmente a divertire e a strappare un sorriso.

• PS5
• 7.5 / 10
• Italie

Dragon Quest III HD-2D Remake è senza dubbio un valido modo per riscoprire la genesi della trilogia di Erdrik, valorizzata da qualche aggiunta qua e là. Nonostante le evidenti migliorie in termini di "quality of life", però, alcuni aspetti restano discutibili o farraginosi: la meccanica delle Vocazioni è prettamente orientata a chi vuole dedicare tanto, troppo tempo alla crescita dei propri personaggi, ma non viene poi caldeggiata nel corso del gioco, mentre un generale bilanciamento dei combattimenti sarebbe stato gradito soprattutto quando entrano in gioco il sistema dei turni e il RNG. In alternativa si sarebbe potuto ripensare il numero di punti esperienza necessari al level up in relazione a quelli offerti da nemici che non siano slime grigi. Non è una progressione facile e sicuramente si sarebbe potuto fare qualcosa per renderla più tollerabile, in particolare perché il resto del gioco - l'esplorazione e il senso della scoperta nello specifico - funzionano molto bene.

• SWITCH
• 7.5 / 10
• Italie

Gioco strano, questo Mario & Luigi: Fraternauti alla carica: da una parte la natura dei puzzle, le meccaniche legate all'esplorazione e la trama lo avvicinano a certe produzioni Nintendo pensate per giocatori più "casual" o piccini, vedi Princess Peach: Showtime!, dall'altra il sistema di combattimento mi è parso tutt'altro che banale e contestualmente poco permissivo. A prescindere dalla destinazione, ammetto di essere rimasto meno elettrizzato del previsto da questo ritorno della serie Mario & Luigi, anche perché durante le prime ore di gioco mi ci sono divertito parecchio e speravo in un’evoluzione all'altezza; invece, per quanto la direzione artistica e molte meccaniche rimangano azzeccate, la struttura di fondo mi è parsa eccessivamente ripetitiva e non al passo con le ultime produzioni del genere.

• PC
• 6 / 10
• Italie

Metro Awakening aveva tutte le carte in regola per essere una killer application nel panorama VR tra atmosfere cupe, meccaniche immersive e una sceneggiatura co-firmata dal creatore della serie, Dmitry Glukhovsky. Tuttavia, la ripetitività degli scenari, il ritmo disomogeneo e un bilanciamento della difficoltà non sempre ideale hanno finito col minare l’esperienza complessiva e, seppur coinvolgente nelle prime ore e non privo di momenti riusciti, il gioco si appiattisce sul finale trascinandosi fin troppo stancamente verso i titoli di coda.

• PS5
• 8 / 10
• Italie

Pensando a come sarebbe potuta essere una versione strategica di un gioco frenetico come Metal Slug, è difficile pensare a un lavoro migliore di quello svolto da Leikir Studio e Dotemu: non era una sfida facile, perché parliamo letteralmente di due approcci agli antipodi - dove uno è movimentato e adrenalinico, l'altro è più posato e riflessivo, ma lo studio è riuscito nell'impresa di trasporre l'essenza della serie in uno strategico che però risponde alle logiche di base del run 'n' gun. Ossia, non stare mai davvero fermi. Il gioco non valorizza solo il posizionamento ma soprattutto il movimento, spingendoci a pensare un po' fuori dagli schemi e persino accettare rischi che altrimenti potremmo non prendere. Considerata la durata non troppo estesa, persino al netto di obiettivi e boss fight che si sbloccano a mano a mano, il gioco sfiora piuttosto in fretta la ripetitività ma al tempo stesso è assuefacente: una volta entrati nel loop, risulta difficile uscirne. Non è sempre chiaro nelle sue spiegazioni, in particolare di qualche meccanica e abilità, ma col tempo e qualche tentativo ci si prende la mano. Nella speranza che possa ampliarsi in futuro, al momento Metal Slug Tactics è un'operazione riuscita... e non era un esito così scontato.

• PS5
• 8 / 10
• Italie

Horizon Zero Dawn Remastered migliora il più possibile un gioco di sette anni fa che, sotto diversi aspetti, non necessitava di chissà quale upgrade grafico. Il risultato però è notevole e permette di (ri)scoprire un gioco di precedente generazione con un abbellimento grafico generale di tutto rispetto, soprattutto a livello di texture, espressioni facciali e illuminazione. Rimane il rimpianto per l'assenza di qualsiasi innovazione nella struttura di gioco e nel gameplay, ma visto che non siamo di fronte a un remake non potevamo nemmeno aspettarci altrimenti.

• PS5
• 7.5 / 10
• Italie

Dragon Age: The Veilguard è un action-GdR ambizioso e imperfetto che riesce comunque a superare le aspettative, nonostante il lungo e travagliato sviluppo. BioWare è infatti riuscita a offrire un'esperienza di gioco sufficientemente robusta, fatta di una trama gradevole, scelte narrative interessanti e un combat-system solido e soprattutto divertente, che a conti rifatti rimane la cosa migliore del gioco. Anche se l'impatto grafico resta al di sotto degli standard odierni per una produzione tripla A, la cura nell'intreccio e la profondità dei personaggi compensano in parte queste carenze, regalando ai giocatori un'avventura molto longeva (forse pure troppo) ed epica al punto giusto. Il risultato, pur se con una componente ruolistica molto annacquata e un filo di stanchezza e ripetitività mentre ci si avvicina alla fine, riesce a convincere, anche se i primi due capitoli della serie rimangono un'altra cosa.

• PS5
• 6.5 / 10
• Italie

Shadow of the Damned: Hella Remastered non è la riedizione del secolo, anzi rientra nella categoria di operazioni-compitino che si limitano a fare il giusto senza spingersi oltre, tuttavia non è invecchiato così male come può sembrare. Al netto di movimenti un po' legnosi e meccaniche che potevano essere rifinite, il gunplay regge ancora e la scrittura fuori di testa, con quell'umorismo da taverna perfettamente in linea con la sua anima b-movie a cui non serve una trama per catturare l'attenzione, lo rende un gioco consigliato a chi è davvero curioso di scoprire una delle vecchie ma non troppo pazzie di Goichi Suda e ovviamente ancora più mirato a chi l'ha già apprezzato a suo tempo.