Notes de presse

• SWITCH
• 7.5 / 10
• Italie

The Last Wind Monk affronta temi per nulla facili, ma li osserva con la prospettiva leggera del giovane Robert, asposiano dal naso a flauto che credeva di aver risolto le cose nel primo episodio ma che qui si ritrova a dover fronteggiare la terribile minaccia di una nuova dittatura pronta a fare piazza pulita della sua specie. Il secondo capitolo di The Inner World arricchisce la struttura dell’originale allargando la rosa dei personaggi e approfondendo con cognizione di causa temi importanti e maturi. La versione Switch risulta decisamente comoda da giocare in modalità portatile grazie allo sfruttamento dello schermo touch; peccato per i caricamenti non proprio fulminei e per enigmi non sempre immediatamente chiari. The Last Wind Monk, così come il predecessore, omaggia chiaramente le avventure di una volta, con tutti i pro e i contro del caso.

• PC
• 4.1 / 5
• Espagne

• PC
• 7.5 / 10
• Italie

bidimensionale la sua filosofia. Che sia una battuta sulle due campane del risveglio o la riproposizione 2D di Blight Town - la ben nota Città Infame - gli elementi di continuità con l'opera di From Software si sprecano. Anche qui, inoltre, c'è una “lore” frammentata ed oscura, sebbene il racconto sia molto più esplicito e importante. La narrazione si focalizza sul rapporto fra Serun e la Morte, capace di far leva su ricordi e rimorsi pur di raggiungere i suoi oscuri obiettivi. Gli ottimi spunti sul fronte ludico e stilistico vengono però spuntati da una realizzazione troppo discontinua e altalenante. La pixel art evocativa dei primi momenti inciampa a più riprese, ed alla fine dell'avventura le aree davvero memorabili si contano sulle dita di una mano. Gli elementi di originalità nella progressione, legati ad un utilizzo diverso delle piume e dei frammenti (rispettivamente fiaschette Estus e Anime), sfociano in un bilanciamento non del tutto convincente. Death's Gambit, inoltre, perde l'occasione di sfruttare a dovere alcuni ottimi spunti, che si perdono per strada invece di diventare “sistematici”. Resta un gioco impegnativo, con qualche guizzo persino inatteso e sorprendente, ed una buona qualità di fondo. Se il team si fosse applicato di più avremmo avuto un degno “rivale” di Salt & Sanctuary, mentre allo stato attuale dei fatti il prodotto di Ska Studio supera questo Death's Gambit su quasi tutta la linea.

• SWITCH
• 8.5 / 10
• France

• PS4
• SWITCH
• XONE
• PC
• 8 / 10
• Espagne

• XONE
• 8.6 / 10
• États-Unis

• PC
• PS4
• XONE
• 9.1 / 10
• Espagne

Entrega continuista pero con mejoras que los mayores adeptos a este mundillo apreciarán y agradecerán. La desarrolladora se ha centrado en refinar lo que estaba bien y retocar algunos pequeños fallos. Un juego muy completo pero que puede abrumar con la cantidad de opciones de personalización del coche a los menos entendidos.

• PS4
• 73%
• Canada

Fans of the story-driven adventure game will likely find parallels with previous successes like Life is Strange and SOMA, though State of Mind’s reductive puzzles and constant tone fail to match the level of personality in either. This said, the developers are committed to exploring transhumanism in relation to very pertinent contemporary concerns, and ensure there’s enough sci-fi fluff to distract from the simplistic gameplay structure.

• PS4
• 7 / 10
• États-Unis

• PC
• PS4
• XONE
• 3 / 10
• France

En ressortant de Defiance 2050 on se pose une simple question : pourquoi avoir relancé cette franchise qui est complètement passée aux oubliettes, comme la série TV ? C’est ce que l’on se demande car finalement, si vous avez déjà joué au Defiance original, l’intérêt est moindre. Rien n’a changé en matière de gameplay, l’ensemble a pris de l’âge dans toutes ses mécaniques, et son aspect pay-to-win est beaucoup trop prononcé pour un jeu jouable en toute gratuité. On se consolera avec une interface retravaillée et un peu plus claire, les retombées d’arche relativement sympas, ou bien encore les cartes coopératives. En revanche, l’aspect PvP est déséquilibré, et le nombre de joueurs connectés est hélas bien trop famélique pour y trouver des parties multijoueurs… Ce n’est surtout pas la campagne solo inintéressante qui vous tiendra en haleine, et encore moins son gameplay, archaïque et sans saveur et améliorations notables. Pire, il arrive à faire moins bien que le titre original c’est dire… Bref, Defiance 2050 est free-to-play, donc vous pouvez toujours y jouer par curiosité, et voir à quel point son retour est raté.

• SWITCH
• France

• PC
• 8.75 / 10
• États-Unis

• SWITCH
• 7.2 / 10
• Espagne

• PS4
• 7.2 / 10
• Canada

• MD
• 8 / 10
• Royaume-Uni

The Mega Drive lives again with a new game that’s both a technical marvel and a surprisingly complex puzzle platformer.

• PC
• 9 / 10
• États-Unis

• PC
• PS4
• 5 / 10
• France

• PS4
• 9.5 / 10
• Italie

• PC
• 4 / 10
• Italie

Agony rappresenta il classico esempio di ciò che non andrebbe fatto quando si presenta un prodotto indie: è inutile tirar fuori “graficona” da urlo (o almeno così dovrebbe essere) se poi ci si perde in meccaniche di gameplay orrende/poco interessanti, horror gratuito piazzato lì solo per tentare di scioccare il giocatore senza dare un adeguato supporto narrativo. Quando si hanno tra le mani hype enorme, una campagna crowdfunding andata molto bene e capacità tecnica come quella mostrata, tirar fuori prodotti di iniqua qualità è imperdonabile.

• PC
• 7 / 10
• Allemagne

• PC
• XONE
• PS4
• 6.5 / 10
• France

On en va pas se mentir, pas mal de joueurs apprécieront certainement We Happy Few grâce à son background sordide totalement solide, et son ambiance british charmeuse. Sur le papier, le soft de Compulsion Games a également un gros potentiel sur le papier en matière de gameplay. Mais malheureusement, et en dépit d’un monde ouvert plus qu’appréciable, et une construction assez solide du level-design et des personnages, les développeurs en oublient peut-être de proposer une histoire, et un gameplay beaucoup plus marquant. Le jeu pourra être sûrement détesté pour son manque de peaufinage dans ses mécaniques très mal amenées, avec une I.A. complètement aux fraises, et des quêtes pas forcément trépidantes. Heureusement que le côté survie, bien que bridé en mode histoire est de la partie, comme son côté crafting et les habiletés de nos trois personnages, qui sont là pour sauver le tout. Au-delà de ça, on retrouve finalement un jeu qui est clairement une déception car on s’attendait véritablement à une bombe sur pratiquement tous les niveaux. Ce n’est pas nécessairement le cas, mais si un jour vous le trouvez pas trop cher, vous pourrez toujours l’essayer car le soft est malgré tout assez long, et il y a un paquet de choses à faire !

• XONE
• États-Unis

• XONE
• 9 / 10
• Espagne

• SWITCH
• 8.8 / 10
• Italie

Mentre il medium interattivo evolve, i gusti degli appassionati mutano. Un'opera raffinata e rara, ma anche sfortunata quale è Okami, oggi può essere goduta su qualunque piattaforma da un pubblico potenziale certamente più vasto, ma anche maggiormente aperto allo sperimentalismo. La bianca pagina di Switch si dipinge dei caldi colori dell'epopea di Amaterasu, merito di una conversione tecnicamente impeccabile volta a sfruttare egregiamente la tecnologia della console Nintendo, capace di rende lustro e giustizia alla fulgida gemma di Clover Studio e Capcom. Estremamente consigliato agli amanti delle arti e della cultura del Giappone.