Everyeye.it

• GBA
• 7 / 10
• Italie

Pokémon Emerald non è affatto un brutto gioco, ha l'unico difetto di essere praticamente identico ai suoi predecessori, per cui se siete appassionati di JRPG puntate altrove le vostre attenzioni, mentre se siete dei fan sfegatati dei piccoli animaletti aggiungete un altro punto al voto finale, ma sappiate che non troverete nulla di nuovo all'orizzonte.

• PC
• 3 / 10
• Italie

• XBOX
• 5.5 / 10
• Italie

Big Mutha 2 ripresenta più o meno inalterate le caratteristiche del primo episiodio. Lodevole l'aggiunta delle missioni a bordo di altri mezzi, anche se alla fine la varietà apportata al gameplay non è molta. Consigliato agli amanti dei camion, anche perchè i giochi di questo genere su xbox non abbondano. Da provare prima dell'acquisto; grafica non all'altezza del potenziale dell'xbox, sonoro orecchiabile, caratterizzazione dei personaggi buona e longevità discreta, anche se a lungo andare può diventare monotono.

• PC
• 7.7 / 10
• Italie

• PS2
• 7.5 / 10
• Italie

• PC
• 7 / 10
• Italie

• PC
• 8.8 / 10
• Italie

Sicuramente nel complesso il titolo si presenta più che bene, mostrando in alcune situazioni particolari che gli altri simulatori di guerra non sono riusciti a mettere in risalto, ciò nonostante gli elevati requisiti minimi richiesti (in parte veritieri in parte no) rendono il giudizio di questo titolo un po’ più pessimistico, in quanto rischia di diventare un titolo di nicchia a causa delle pretese che avanza.

• PS2
• 8 / 10
• Italie

• PS2
• 5 / 10
• Italie

Steamboy dimostra ancora una volta, se ci fosse bisogno di ulteriori conferme, che i giochi dedicati ad anime, film, fumetti o spettacoli televisivi, basano il loro successo al botteghino sul marchio che rappresentano e raramente si distinguono per realizzazione tecnica o gameplay gradevole. In questo caso siamo di fronte ad un anime game che, se programmato con gusto, avrebbe potuto fare leva su molti aspetti peculiari della pellicola. La torre Steam, in cui è ambientata la buona metà del film, è un dedalo di pericoli, meccanismi e vapore che ben poco ha a che fare con le strutture scarne e poco originali create dal team Cavia (già responsabile del più riuscito Ghost in the Shell). I veicoli, le armi, i guerrieri che danno vita alla pellicola fanno rare apparizioni e quando ci sono non creano coinvolgimento nel giocatore. Ad un gameplay poco ispirato, nonostante le potenzialità del gioco e del film, si aggiunge un sistema di telecamere assolutamente inadeguato e dei controlli che va di pari passo con la regia. Questo Steamboy è decisamente un piccolo fallimento, ma ancor di più è un’occasione sprecata di realizzare un action game di ottimo livello e un gioco su licenza davvero fedele alla trama e alle ambientazioni della pellicola.

• PC
• 8 / 10
• Italie

Definendo in poche parole questo SCAR lo possiamo riassumere cosi: graficamente bello, tecnicamente eccelso, immersivo all'inverosimile grazie all'introduzione degli elementi RPG e dello stress Ingame ( o InRace se vogliamo :D ), e soprattutto ITALIANO, in ogni singolo bit. Gli unici dubbi che ci sono venuti analizzandolo vengono dalla totale impostazione nell'ambito pilota che ha il titolo, al contrario della norma dove l'attenzione e' focalizzata sulla macchina. Probabilmente anche questo e' un elemento per garantire l'immersività che effettivamente SCAR ci riesce a dare.

• PS2
• 7.5 / 10
• Italie

• XBOX
• 6.5 / 10
• Italie

• PS2
• 6.5 / 10
• Italie

Batman Begins offre semplicemente all’appassionato ciò che si aspetta di giocare: le azioni del film dove il supereroe viene controllato dalle sue mani, e non dal regista. Eccezion fatta per il fattore “paura/reputazione”, il gioco non offre nulla di altisonante o di esclusivo. Di questi tempi, i videogiochi dedicati ai film stanno sempre più divenendo DVD con al loro interno gustosi extra da guadagnarsi giocando (e senza neanche troppa fatica): Batman Begins non fa eccezione. L’unico ad esser riuscito a sconvolgere la normalità è stato Spider Man 2, in grado di offrire un’azione completamente libera da livelli e schemi in una New York molto realistica: peccato che il reparto multimediale (grafica e sonoro) non fosse all’altezza. Un gioco con le caratteristiche prima elencate, quindi, non va mai troppo lontano oltre alla sufficienza. L’acquisto è consigliato, come spesso si suol dire, agli appassionati: a tutti gli altri consiglio l’acquisto ad un prezzo più favorevole ai sempre più esigui borselli di noi videogiocatori.

• PS2
• 7.3 / 10
• Italie

• PS2
• 7 / 10
• Italie

• PC
• 7.5 / 10
• Italie

• PS2
• 7 / 10
• Italie

E' un peccato, in definitiva, che Monster Hunter soffra proprio negli aspetti irrinunciabili del gioco Online: comunicazione, libertà di movimento in ambienti di vastità improponibile, party play auspicabilmente più ampio di 4 giocatori. La scena globale del titolo mostra una volontà innovativa di non poco conto, contravvenendo agli schemi classici del gioco di Ruolo Online. Contravvenendo fin troppo, a dire il vero, per catene di programmazione già ampiamente descritte. Monster Hunter perde l'occasione di soddisfare appieno l'utenza: pur proponendo molte missioni, un set di azioni eseguibili che definisce piccoli dettagli ormai irrinunciabili (il comportamento dei cacciatori diventa verosimile e vario), uno stile visivo eccellente ed un sistema di combattimento fuori dagli schemi, la produzione Capcom è poco duratura: venire a patti con i difetti del titolo diventa ben presto poco accettabile. Così, i veri fan dell'RPG Online torneranno allo loro sicura disposizione di prodotti PC, ed i fedelissimi del Monolite potrebbero abbandonare presto i server (di stabilità e velocità mai criticabili, fortunatamente). Monster Hunter riuscirà probabilmente a guadagnarsi molti ammiratori, sopratutto fra coloro che al gioco di ruolo chiedono sobrietà e serietà. Speriamo che la futura comunità Online resista sui server ufficiali tanto da creare l'Humus necessario per far ponderare a Capcom la creazione e la diffusione di un seguito, magari nella nuova generazione dell'intrattenimento casalingo.

• NGC
• 7 / 10
• Italie