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Proposez une note de presse sur ce jeuPuede que A Memoir Blue no sea un videojuego para todo el mundo, de la misma manera que Gris, Braid o Journey tampoco lo fueron; sin embargo, eso no tiene nada de malo porque de vez en cuando el medio que tanto nos apasiona necesita respirar en libertad y dar lugar a propuestas de diversa índole. En líneas generales, creo que la primera obra de Cloisters tiene mucho éxito a la hora de seguir la corriente de los títulos más contemplativos de los últimos años, pero quizás le ha faltado un poco de ambición para poder situarse al mismo nivel que ellos. Eso sí, su preciosa historia, su narrativa intimista y esencial, y sus conmovedoras escenas de animación me han cautivado de principio a fin, por lo que si eres capaz de sobreponerte a sus asperezas visuales y a su escasa duración, o si te gustaron cosas como Behind the Frame, no me cabe ninguna duda de que A Memoir Blue te llegará al corazón.
Het valt niet onder stoelen of banken te steken dat A Memoir Blue een klein meesterwerkje is waar een prachtig, maar triestig verhaal op een unieke manier aan je wordt verteld. De kleine interacties die je kan doen zijn er niet met hopen, maar zijn goed gedaan. Hoe dan ook doe je in onze ogen geen miskoop met A Memoir Blue, en al zeker niet wanneer je het kan spelen via de Xbox Game Pass.
Non chiamatelo walking simulator: A Memoir Blue è prima di tutto il racconto poetico di una madre e di una figlia, che non hanno potuto contare solo l’una sull’altra pur di sopravvivere. Una storia che volendo abbiamo sentito milioni di volte, ma che in questo caso trova piena dignità e distinzione dalla massa nei suoi toni e caratteri autobiografici e sinceri. In questo senso tanto la sua durata quanto il prezzo contenuto assumono i tratti dell’ulteriore incoraggiamento a immergervi in questa avventura breve ma intensa, con la non comune capacità di farvi passare sopra ai suoi difetti. Se poi vorrete come al solito cercare il pelo nell’uovo, fate pure; ma quando l’avrete trovato non fate il solito errore di buttare l’uovo e mangiarvi il pelo.
A Memoir Blue è un gioco incredibilmente evocativo, curato dal punto di vista visivo, che trova la sua ragion d’essere nel modo in cui traduce in suoni, immagini e gesti i meccanismi della memoria. Da questo punto di vista, rappresenta un esperimento in cui l’aspetto formale spesso prevale sia su quello narrativo, sia sul gameplay. La cosa, tuttavia, è compensata dalla sua capacità di stimolare la sfera emotiva di chi gioca, permettendo l’identificazione nei suoi personaggi. Pensato per essere giocato solo una volta, è coinvolgente nella sua ora e mezza di durata, regala momenti di sincera commozione, ma evapora un po’ dopo la conclusione dell’avventura, trasformandosi a sua volta in un ricordo ovattato. In ogni caso, l’avventura narrativa di Cloisters e Annapurna tratta temi complessi da angolazioni inconsuete e, considerando il prezzo contenuto a cui è proposta (e la sua presenza nel catalogo di Xbox Game Pass per console e PC), penso sia un viaggio interessante da intraprendere.
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