Gamabunga

Minit

8 / 10

Gal*Gun 2

6 / 10

Dead In Vinland

7 / 10

Gal*Gun 2

6.5 / 10

God of War

9.3 / 10

PS4
9.3 / 10
Italie

Il nuovo God of War è diverso dai capitoli che l’hanno preceduto e questa cosa potrebbe forse anche spiazzare i fan di Kratos. E per certi versi lo farà anche, ma il cambiamento a volte è un atto di coraggio che va apprezzato. Soprattutto quando porta a un gioco splendido come questo, un prodotto confezionato ad arte e curato nei minimi dettagli, in grado di offrire un’esperienza di gioco superba e capace di trascinare il giocatore in un viaggio sempre interessante, emozionante, coinvolgente, esaltante. Graficamente bellissimo, narrativamente valido, il nuovo capitolo delle avventure di Kratos ha un ritmo molto diverso da quello a cui i precedenti episodi ci avevano abituato, ma non per questo meno valido, anzi. Chi amava i precedenti God of War per il combattimento, imparerà ad apprezzare anche quello di questo nuovo inizio, che comunque richiede di essere studiato e di perfezionare sempre più le proprie abilità. I diversi livelli di difficoltà riusciranno poi a soddisfare le esigenze di un’ampia fascia di videogiocatori. Una goduria, poi, l’abbondanza di contenuti, che rendono questo God of War probabilmente il più ricco della serie, oltre che uno dei giochi single player più abbondanti di questa generazione (tra quelli non propriamente open world). Non è facile trovare dei difetti a una produzione del genere, ma personalmente avrei gradito qualche boss fight in più nel corso della storia (i combattimenti più impegnativi sono facoltativi e pensati soprattutto per l’endgame). Rarissimamente è emerso anche qualche glitch grafico di poco conto, niente che non si possa risolvere con un aggiornamento, e la modalità frame rate poteva essere molto più convincente. Ma si tratta davvero di piccolezze, a parte la scarsa presenza di boss nella trama principale, che forse rimane l’unico vero potenziale difetto di un gioco che per il resto è fantastico in tutto. Se avete una PS4, non lasciatevelo scappare per nessun motivo. E se non l’avete, beh, fateci ben più di un pensiero. Non ho mai particolarmente creduto nelle killer application, ma è vero che alcuni giochi scatenano più di altri la voglia o la necessità di possedere una specifica piattaforma. God of War è senza alcuna ombra di dubbio uno di questi.

Gal*Gun 2

6.7 / 10

Gal*Gun 2

13 / 20

Gal*Gun 2

8.2 / 10

Penny-Punching Princess

6 / 10

Hellblade : Senua's Sacrifice

9 / 10

Gal*Gun 2

5 / 10

Gal*Gun 2

14 / 20

Dark Rose Valkyrie

Extinction

4 / 10

Football Manager 2018

8.5 / 10

SWITCH
8.5 / 10
Allemagne

Für viele Fans des erst mit der Herbstausgabe dieses Jahres auch offiziell in Deutschland erhältlichen Football Managers ist die auf das Wesentliche reduzierte Touch-Version interessanter als der große Bruder. Mit dem reinen Fokus auf Teamzusammenstellung und Taktik-Optimierung erinnert die Trainer-Simulation inhaltlich an die „gute alte Zeit“, bevor man als Spieler vom Umfang und den Möglichkeiten der aktuellen Versionen erschlagen wurde. Und dieser Kern schafft es auch auf Switch, Spannung und Emotionen zu erzeugen, von denen der Fußball lebt und über die er sich definiert. Dennoch vermisse ich die Gespräche mit Spielern, die Interviews und andere Interaktionen, die sich auf die Team-Chemie auswirken. Da hier zudem die Trainingsmöglichkeiten eingeschränkt sind und keine effektive Nachwuchsarbeit möglich ist, fehlen mir wesentliche Bausteine, um die komplette Identifikation mit dem Team sowie einzelnen Spielern zu bekommen. Wo sich der Football Manager Touch schadlos hält, ist die überzeugende Match-Berechnung, deren 3D-Darstellung man hinsichtlich des Umfangs an seine zur Verfügung stehende Zeit anpassen kann. Wie bei der ausgewachsenen Variante am PC sind zwar nicht alle Animationen astrein, dennoch wird das Geschehen auf dem Platz überzeugend dargestellt. Schön auch, dass die kurzfristigen Taktik-Änderungen, die man während der Matches vornimmt, sofort umgesetzt werden und sich auch auf dem Platz zeigen. Weniger schön ist allerdings, dass die Match-Darstellung im gedockten Modus unsauber ist und mit Bildratenproblemen kämpft. Doch dessen ungeachtet und vor allem, wenn man sich mobil als Trainer betätigt, zieht einen der Football Manager Touch 2018 beinahe so stark in den Bann wie das Komplettpaket, dem er entspringt.