Notes de presse

• PS4
• 4 / 5
• États-Unis

Atelier Lydie & Suelle: The Alchemists and the Mysterious Paintings is the kind of game that’s best played when one just wants to sit back and relax for a while. Its lack of urgency combined with its liberal use of bright colors, upbeat musical tones and exceedingly optimistic characters make for an experience that can’t help but inspire a faint smile. Combat is varied enough to keep the perpetual hunt for ingredients from becoming stale and the quest to craft the perfect item is enjoyable enough to make those hunts worthwhile. The Atelier series is celebrating its twentieth anniversary this year. This entry doesn’t do anything revolutionary in honor of that, but that might just be the point. It’s just more of what the series has always offered and has thus far succeeded with. Existing fans will enjoy this one just as much as previous entries in the series, and any interested newcomers will get a good idea of exactly what they’ve missed out on thus far.

• 3DS
• 34 / 40
• Japon

• SWITCH
• PS4
• PC
• 80%
• Espagne

• SWITCH
• PS4
• PC
• 8 / 10
• Espagne

• 3DS
• 78%
• Espagne

• SWITCH
• 7 / 10
• États-Unis

• XONE
• 3.1 / 10
• États-Unis

• PC
• XONE
• États-Unis

• XONE
• 7 / 10
• États-Unis

• PS4
• 9 / 10
• États-Unis

• PC
• 80%
• États-Unis

• PS4
• 8.3 / 10
• Canada

• XONE
• 7 / 10
• Italie

Sea of Thieves è un gioco che affascina sin dalle prime battute e può donare alla ciurma di pirati momenti indimenticabili se giocato in coop, ma allo stesso tempo manifesta tutti i limiti di un sandbox in cui è palese una certa mancanza di varietà nei contenuti disponibili al lancio, troppo risicati per sperare in una longevità eccezionale. In single-player, poi, un titolo come Sea of Thieves rischia di perdere tutte le sfumature che solo una squadra di quattro amici è in grado di offrire: salpare verso l'ignoto in compagnia degli amici, andando alla ricerca di un fortino da assaltare o cercando di sopravvivere all'attacco di un Kraken sono emozioni forti che difficilmente possono essere vissute in altre produzioni, ma che col tempo finiscono inevitabilmente per assomigliarsi e perdere un po' del valore iniziale. Siamo curiosi di scoprire come Rare supporterà il gioco nei mesi a venire, e se sarà in grado di ascoltare il feedback degli utenti per creare un'esperienza ancora più coinvolgente e ricca di un semplice sandbox in cui l'eccessiva libertà potrebbe risultare non adatta ai più.

• PC
• XONE
• 4 / 5
• Royaume-Uni

• PC
• XONE
• 68%
• Allemagne

• PC
• XONE
• 3 / 5
• Allemagne

• PS4
• 8 / 10
• Italie

• PS4
• 7.5 / 10
• Italie

• 3DS
• 7.4 / 10
• États-Unis

• PC
• 8 / 10
• Allemagne

• PS4
• 72%
• États-Unis

• PS4
• 31 / 40
• Japon

• PS4
• 8 / 10
• Italie

MLB The Show 18 è, gameplay alla mano, la migliore simulazione di baseball mai creata. Fisica della palla pressoché perfetta, gestione certosina di tutte le fasi di gioco, atmosfere della MLB ricreate con un amore per i dettagli quasi commovente. Insomma, tutti gli elementi che hanno reso grande il marchio, evoluti a un grado di maturità invidiabile, sono lì a testimoniare il solito egregio lavoro dei ragazzi di San Diego Studios. Il problema, semmai, è un certo immobilismo sui contenuti. Da sempre legati alla filosofia dei piccoli passi (e visti i risultati, non possiamo biasimarli), gli sviluppatori californiani dovrebbero però cominciare a preoccuparsi di un’obsolescenza dell’offerta sempre più evidente. Oltre all’eliminazione di due modalità, lascia perplessi anche la gestione della Franchise, dove non si vedono novità sostanziali da troppo tempo. Il baseball abita stabilmente qui da anni, questo è fuor d'ogni dubbio, ma forse è giunto il momento di dare un’imbiancata alle pareti.

• PS4
• 8 / 10
• France

Ce MLB The Show 18 laissera clairement sur leur faim beaucoup d'amateurs de baseball. Non pas que ce nouvel opus soit mauvais, loin de là, l'immersion dans les sphères de cette ligue étant toujours redoutable grâce notamment à son gameplay et sa réalisation aux petits oignons. Mais, comme avec les grands champions, les aficionados de cette franchise étaient en droit d'attendre de vraies nouveautés qui les pousseraient à prendre un nouvel abonnement. Or, Sony Interactive Entertainment, rassuré sur ses bases, a commencé cette saison comme s'il l'avait déjà remporté. Me vient alors cette réflexion de "Maître" Pep Guardiola, qui confiait que la concurrence engendrait l'excellence... Toujours est-il que la note reflète la qualité intrinsèque du jeu, mais que les possesseurs de l'opus précédent peuvent enlever un ou deux points et surtout y réfléchir à deux fois avant de foncer dessus.