Notes de presse

• SWITCH
• 7 / 10
• Royaume-Uni

Bayonetta Origins: Cereza and the Lost Demon is a delightfully stylish origin tale that sees young Bayo take her first steps on the road to becoming the badass Umbra witch we all know and love. This is a graphically stunning fairy tale with plenty in the way of atmosphere and charm. However, long-term Bayo fans beware, it's also a game that's aimed squarely at a young/casual audience, introducing plenty of fun puzzle and combat mechanics but never really evolving them to a point where they become in any way challenging. Repetition creeps in later in the game and, although it ends with some bombastic sequences and a few nice shoutouts to the main series, it feels like a little more challenge and experimentation in puzzles and combat could have made this one absolutely essential for all ages.

• SWITCH
• 4 / 5
• Royaume-Uni

• SWITCH
• 76%
• Belgique

• SWITCH
• 4.5 / 5
• États-Unis

• SWITCH
• 8 / 10
• Italie

• XSX/S
• 75%
• Italie

• PS4
• 7.7 / 10
• Italie

Nonostante gli anni trascorsi, dal punto di vista ludico e narrativo The Legend of Heroes: Trails to Azure si difende ancora bene, e oggi come allora racconta una delle più mature e coinvolgenti storie che la saga di Nihon Falcom abbia da offrire. Se la sempre appagante componente strategica compensa l’assenza delle tante meccaniche proposte dalle più recenti incarnazioni del brand, l’anello debole della catena va ricercato nel comparto tecnico, che disgraziatamente ha subito pochissimi ritocchi e dimostra una certa pigrizia da parte dello sviluppatore nipponico. Da una parte siamo convinti che i fan più sfegatati riusciranno a chiudere entrambi gli occhi sugli evidenti limiti del prodotto, che dopo oltre un decennio di atteso è infine giunto sulle nostre coste, ma dall’altra vi è la concreta possibilità che lo scarso profilo tecnico di Trails to Azure spaventi eventuali neofiti, che per poter comprendere e apprezzare appieno le vicende della Squadra Speciale di Supporto dovrebbero comunque passare prima da Trails from Zero. Anziché lanciarli singolarmente, forse sarebbe stato più saggio, da parte del publisher NIS America, proporre i due episodi di Crossbell attraverso un unico pack.

• SWITCH
• A-
• États-Unis

• PS4
• 8.1 / 10
• Canada

• SWITCH
• 7 / 10
• Espagne

Una versión algo justita de la segunda parte de un JRPG mítico. Su mayor virtud es que por fin podremos jugarlo en nuestro territorio, pero le haría falta más trabajo para que no se sintiera tan fuera de su tiempo.

• PS4
• 8.36 / 10
• Espagne

Trails to Azure es el vivo ejemplo de más y mejor respecto a Trails from Zero. Cogiendo la misma base, nos encontramos un juego más complejo en todos los aspectos. Su historia es más intrigante y oscura, sus combates más pulidos y sus personajes más carismáticos que nunca, además, es un juego más largo, ya que si Zero podía durarnos 50 horas, este puede superar las 60 o más, todo dependiendo cuantos recados secundarios queramos hacer o si nos paramos a hablar con cada NPC en distintas ocasiones, ya que estos tienen siempre cosas nuevas que decir. Y es que es lo que pretende Nihon Falcom con esta franquicia, construir un mundo «realista» dentro de la fantasía, donde cada región es totalmente distinta y que pese a que pueda sentirse desfasado por ser un remaster de un título de hace 12 años, sigamos sintiendo este mundo más vivo que muchos otros juegos más actuales. Si no lo habéis hecho aún, dadle una oportunidad a la franquicia The Legend of Heroes, ya sea con esta duología o con Cold Steel (o la que comenzó todo, Sky, pero que solo se encuentra disponible en PC), sobre todo si sois amantes del RPG japonés, ya que os encontrareis una de las historias mejores escritas e interconectadas del género, que lleva décadas pasando desapercibida, pero que por suerte parece que ahora está empezando a calar en occidente. Mientras esperamos a que llegue Trails into Reverie seguiremos paseando por Crosbell con Lloyd y compañía.

• PC
• 7 / 10
• Italie

Company of Heroes 3 offre tutto ciò che i precedenti capitoli avevano di buono, in una veste (perlomeno ludica) più moderna colma di svariate aggiunte e modifiche al gameplay. Molto interessante anche il “contrasto” fra le due campagne presenti. La prima, quella nordafricana, più lineare e proposta alla maniera tipica del genere. Mentre la seconda, quella italiana, rappresenta una novità per il genere, con un’efficace commistione con il mondo dei wargame. Il tutto sommato non eclatante upgrade grafico operato da Relic Entertainment rispetto al capitolo precedente (2013) finisce col rendere ancor meno giustificabili i problemi di ottimizzazione riscontrati, ma si tratta in fin dei conti di scivoloni risolvibilissimi tramite patch successive. Certo è che si tratta di un titolo irrinunciabile per gli amanti della serie e in generale degli rts. Non ci resta che attendere i contenuti futuri, con una prima espansione che dovrebbe essere rilasciata entro l’anno.

• SWITCH
• 9 / 10
• Pérou

• SWITCH
• 96%
• Espagne

• PS4
• 4 / 5
• Italie

• PC
• 7.5 / 10
• Italie

Destiny 2 L’Eclissi avrebbe potuto fare e dare di più, ma questo non significa che si tratti di una brutta espansione. La figura del Testimone viene sfruttata poco per essere quasi alla conclusione delle saga Luce e Oscurità per concretarsi tutto su Calus, La Legione d’Ombra e sui Solcanuvole. Nonostante il titolo sia pieno di contenuti, in questa espansione non c’è stata l’introduzione di molte novità e alcune nella nuova destinazione fanno addirittura peggio di quello che dovrebbero fare. La Telascura è la sottoclasse più divertente che mi sia mai capitata da quanto gioco a Destiny 2 e il Raid è diciamo passabile, con una ambientazione da capogiro ma con delle meccaniche veramente troppo basilari e poco soddisfacenti. Tutto sommato, come dicevo all’inizio, Destiny 2 L’Eclissi è una buona espansione ma diciamo che è stata un’occasione quasi mancata per il peso che si porta dietro. Ora vedremo come Bungie tratterà le successive stagioni del gioco per continuare la storyline, ma ho netta sensazione che bisognerà attendere un altro anno per vedere come andranno le cose con il Viaggiatore e il Testimone.

• PC
• PS5
• XSX/S
• PS4
• 18 / 20
• France

Pas de doute : Resident Evil 4 Remake est tout simplement un excellent jeu d'action horrifique et Capcom prouve, une énième fois, sa capacité à produire une aventure maîtrisée et à la finition exemplaire. Les bases du jeu original étaient on ne peut plus solides, mais la firme a su moderniser l'ensemble pour rendre l'aventure plus intense, plus profonde dans ses systèmes de jeu et encore plus palpitante. Est-ce qu'un remake était nécessaire ? Peut-être pas, mais impossible de cracher sur cette mouture impressionnante, qui sait aussi bien rendre honneur au matériau d'origine que lui apporter une cure de jouvence finalement très pertinente. Finalement, si l'on a bien une envie folle de terminer Resident Evil 4 le plus vite possible, c'est pour le recommencer aussitôt.

• PC
• PS5
• 8 / 10
• France

• PC
• PS5
• XSX/S
• PS4
• 18 / 20
• France

• PS5
• 9.5 / 10
• États-Unis

• SWITCH
• 5 / 10
• Royaume-Uni

A peculiarly pitched spin-off that has almost nothing to interest Bayonetta fans and instead offers an Ōkami Lite experience that is so undemanding it almost seems to run on autopilot.

• SWITCH
• 88%
• États-Unis

• SWITCH
• 19 / 20
• France

• SWITCH
• 15 / 20
• France