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Proposez une note de presse sur ce jeuHundred Days è un titolo molto ben congegnato che soffre di qualche criticità che non gli permette però di esprimersi al meglio. Ci sono per esempio dei passaggi un po' noiosi, effettivamente ripetitivi, ma che una volta lasciati alle spalle riportano in primo piano quello che è l'aspetto che più ci è piaciuto: la libertà di sperimentare in modo da raggiungere il prodotto perfetto con le nostre scelte. Non sono errori fatali, li abbiamo visti commettere da altre software house con altri gestionali, e spesso queste lacune vengono colmate da successive espansioni. Anche Hundred Days ha un certo margine di crescita, bisognerà vedere se verrà sfruttato.
Hundred Days può vantare un'ambientazione e un contesto unici, che lo differenziano da ogni altro videogioco esistente, ma sa farsi valere anche grazie a un'atmosfera delicata, rilassante e pure affascinante, pronta ad accogliere gli amanti dei vini così come chi è semplicemente alla ricerca di un gioco diverso dal solito ma comunque interessante. Come gestionale non è il più complesso che si sia mai visto, e anzi il gameplay poggia su meccaniche di base piuttosto immediate e semplici, ma c'è spazio anche per una discreta profondità una volta che ci si cala nei meccanismi di gioco.
In definitiva, nonostante alcune spigolosità, Hundred Days si conferma un esperimento vincente. Una Modalità Storia più ampia e la possibilità di usufruire di un tutorial maggiormente strutturato avrebbero potuto arricchire ulteriormente un titolo già contenutisticamente solido, che si colloca con originalità nel panorama dei gestionali a sfondo aziendale. Il nostro viaggio alla scoperta dei segreti delle Langhe si è rivelato non solo piacevole, ma anche istruttivo. Gli aspiranti produttori di vino virtuale troveranno ad attenderli una sfida ben calibrata e in grado di intrattenere per molte ore. Proprio sul fronte della longevità, segnaliamo in chiusura una nota aggiuntiva interessante. Come detto, il lancio di Hundred Days accompagna i giocatori in quel del Piemonte, per divenire esperti nella produzione di sei vini. Si tratta tuttavia di una premessa che potrebbe essere destinata ad ampliarsi nel prossimo futuro. Broken Arms Games non ha infatti celato il desiderio - in caso di accoglienza positiva da parte del pubblico - di supportare il titolo con una serie di DLC regionali, volti a introdurre nel gioco ulteriori realtà geografiche dalla forte tradizione vitivinicola. Un progetto sicuramente suggestivo, che potrebbe offrire nuovi spunti ad un'esperienza di base già solida, ora disponibile su PC e Google Stadia a 19,99 euro. In attesa di eventuali aggiornamenti su questo fronte, non possiamo che stappare un buon Nebbiolo per accogliere questo originale indie tutto made in Italy.
Hundred Days - Winemaking Simulator è un gestionale abbastanza leggero, proprio come i toni e i colori utilizzati. Questa semplicità non fa però rima con banalità e, per quanto apprendere le meccaniche di gioco sia un'operazione immediata - nonostante un tutorial davvero approssimativo - il titolo sviluppato da Broken Arms Games è ricco di dettagli e informazioni, piccoli segreti da comprendere al meglio per ottenere un vino pregiato e così far crescere la propria azienda adagiata nelle langhe piemontesi. Purtroppo, dettaglio non poco, Hundred Days non fa della varietà il suo punto di forza e, partita dopo partita, il piacere della scoperta viene meno, messo in secondo piano da una eccessiva ripetitività.
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