Notes de presse

• PS5
• 2 / 5
• Royaume-Uni

• PS5
• 9 / 10
• Royaume-Uni

A return to form for the franchise, Alone in the Dark masterfully tells an intriguing narrative mixed with solid acting and an engaging gameplay loop.

• XSX/S
• 4 / 10
• États-Unis

• PC
• 76%
• États-Unis

• PC
• États-Unis

• PC
• 9.5 / 10
• États-Unis

• PS5
• 7 / 10
• États-Unis

Alone in the Dark is the best entry in the franchise in over two decades, although there wasn’t much competition for that title. So-so combat, technical issues, and a frustrating lack of consistency sometimes cast a shadow over the game, and yet, there’s still something enticing here. The game’s intricately-designed Derceto Manor hub, thick Lovecraftian atmosphere, and surprisingly-varied level design ought to be enough to light a spark of enthusiasm in some hardcore survival horror fans’ dark hearts.

• PS5
• 80%
• Suisse

• PS5
• 6 / 10
• Royaume-Uni

A spirited attempt to revive the former glories of gaming’s original survival horror but a lack of scares and sub-par action can’t defeat the ghosts of the past.

• PS5
• 4 / 10
• France

À sa sortie en 1992, Alone in the Dark était considéré comme une révolution. Un jeu fondateur du survival horror qui a permis, entre autres, à Resident Evil d’exister. La mise en chantier d’un remake était donc parfaitement légitime en soi, mais à l’arrivée, c’est la déception et un rendez-vous clairement manqué. Cette nouvelle version ne parvient absolument pas à se hisser au niveau des standards actuels, même vis-à-vis de jeux indés, et échoue sur beaucoup trop de points. Si l’on apprécie que cette lourdeur soit conservée, les combats comme d’autres séquences manquent de finition. L’ambiance générale de film noir, avec cette musique doom jazz, est séduisante, mais sous-exploitée. Et de l’autre côté, il y a beaucoup trop de soucis de mise en scène, de narration et une absence de moments réellement marquants. Il en résulte une aventure assez plate tout du long, voire fade, pour un titre qui ne vous fera ni ressentir de peur, ni de tension, mais probablement de l’ennui. Le maître a été bien rattrapé par son disciple et s’est fait dépasser. Le premier raté de 2024.

• PC
• 70%
• France

• PC
• 2 / 5
• Allemagne

• PS5
• 8 / 10
• Italie

Alone in the Dark Alone in the Dark non è sicuramente un titolo perfetto ma rappresenta, senza alcuna ombra di dubbio, un brillante lavoro di (ri)contestualizzazione del classico horror di sopravvivenza (pur mantenendosi fedele allo spirito dell'originale), caratterizzato da una splendida ambientazione degli anni '20. In una alternanza fra un intrigante racconto poliziesco e un horror totale, siamo stati letteralmente rapiti dal gioco di Pieces Interactive e THQ Nordic. Sebbene l'esplorazione sia la colonna portante della produzione svedese, con tanti elementi da analizzare e comprendere per risolvere i vari enigmi disseminati lungo il percorso, così come oggetti collezionabili, trattandosi anche di un gioco survival horror, il combattimento è comunque ben presente. Peccato per lo shooting system un po' deficitario che non da quel giusto feeling, per una IA non proprio al passo con i tempi e qualche lieve incertezza tecnica. In definitiva Alone in The Dark è una splendida ed imperfetta avventura horror/esoterica, psicologica e poliziesca che omaggia al meglio - grazie anche ad un cast di primordine - la visione di Frédérick Raynal. PRO Un brillante lavoro di (ri)contestualizzazione del classico horror di sopravvivenza | Esplorazione davvero appagante | Colonna sonora di livello | L'atmosfera di Alone in the Dark è elegante, autentica e meticolosamente dettagliata CONTRO Shooting system deficitario | Qualche incertezza tecnica che poteva essere evitata |

• PS5
• 7.8 / 10
• Italie

In conclusione, Alone in the Dark è un'esperienza di gioco intensa che catturerà l'attenzione dei fan, in primis quelli che ricordano la serie sin dagli albori, specie per la sua atmosfera angosciante. Le sfide e gli enigmi offrono una varietà di ostacoli intriganti da superare, mentre l'ambientazione cupa e la colonna sonora suggestiva contribuiscono a creare un'esperienza immersiva nel terrore. Peccato per i valori produttivi rivolti verso il basso, visto che tecnicamente non parliamo di un gioco proprio allo stato dell'arte (oltre ad alcuni bug qua e là). Ad ogni modo, il nuovo Alone in the Dark è sicuramente un titolo da tenere in considerazione, come rilancio di un franchise storico.

• PC
• PS5
• XSX/S
• 7.5 / 10
• Italie

La profonda stima per la serie originale di Alone in the Dark ha alimentato aspettative considerevoli, che sono state in parte onorate. Il gioco si afferma come un tributo ai pilastri del genere survival horror, riuscendo a riscattare il marchio dopo alcuni episodi meno riusciti. Pieces Interactive ha optato per una strategia conservativa, scegliendo di perfezionare piuttosto che rivoluzionare, portando una fresca maestria agli elementi classici del genere. A dispetto di alcuni intoppi tecnici e un sistema di combattimento che potrebbe beneficiare di maggiore fluidità, questi non offuscano l’esperienza complessiva, che rimane solida sotto il profilo della narrazione, dell’atmosfera e, in modo particolare, dell’accompagnamento sonoro. Questi punti di forza conferiscono al gioco un fascino che risuona con gli appassionati del genere e dimostrano che, anche se ci sono margini per ulteriori miglioramenti, Alone in the Dark mantiene il suo posto come un’esperienza narrativa coinvolgente e un’avventura acustica memorabile. La dedizione degli sviluppatori nel preservare l’essenza del brand è evidente, e c’è la speranza che futuri aggiornamenti possano affinare ulteriormente i suoi spigoli più grezzi.

• PC
• 7 / 10
• États-Unis

• XSX/S
• 7 / 10
• Australie

• PC
• 7 / 10
• Italie

In definitiva, questo ritorno di Alone in the Dark è un progetto che ha saputo convincerci solo a metà. Da un lato c'è una scrittura sopraffina, capace di tenere incollati allo schermo per l'intera durata della campagna mentre, dall'altro, troviamo una struttura ludica che vive di alti e bassi e una realizzazione tecnica traballante, elementi questi che impediscono al titolo di Pieces e THQ Nordic di spiccare il volo. Ad ogni modo, gli appassionati del genere e gli estimatori del brand potrebbero prendere in considerazione l'idea di avventurarsi nel lugubre maniero Derceto.

• PS5
• 6.5 / 10
• Italie

Alone in the Dark è un gioco che avrebbe meritato di più se fosse stato maggiormente curato in termini di pulizia generale. Si può arrivare senza grossi problemi fino alla fine con tutti e due i personaggi ma nel mezzo, soprattutto giocando con Edward Carnby, si incappa in bug e glitch che si sarebbero potuti evitare - questo senza considerare la questione dei finali e dei collezionabili che si resettano a caso. A livello di gameplay è buono, ma paga la ripetitività dovuta a un'unica ambientazione, mentre per quanto riguarda la narrativa non c'è pressoché nulla da criticare: le atmosfere sono al loro posto, la rielaborazione di fatti e personaggi è valida, più chiara ed elaborata giocando con Emily che con Edward, e nonostante verso la fine si scolli un po' rimane ben costruita soprattutto nella differenziazione tra i protagonisti. Ci sono filmati dedicati e dialoghi sempre diversi, a riprova della cura infusa in questo aspetto; se fosse stato così anche e soprattutto in termini di pulizia, il gioco avrebbe potuto ambire a una valutazione più alta.

• XSX/S
• 8.3 / 10
• États-Unis

Overall, I’ve had a decent time with Alone in the Dark. The Resident Evil reboots are a clear and massive inspiration, and while it might not be quite on their level, Alone in the Dark still manages to entertain with a weird and wonderful experience. The combat sections are definitely a weak spot, but the exploration and puzzle parts are able to balance this out nicely.

• PS5
• 7 / 10
• États-Unis

• PS5
• 9 / 10
• États-Unis

• XSX/S
• 73%
• Suisse

• XSX/S
• États-Unis