Everyeye.it

• PC
• 5 / 10
• Italie

Unholy, purtroppo, è un videogioco che proprio non funziona. La trama è breve e poco approfondita, concentrata su una protagonista non interessante e raccontata in filmati di scarsa qualità. Il gameplay è datato e ripetitivo, una semplice alternanza di esplorazione blanda, puzzle semplicissimi e stealth dove nascondersi non serve, perché gli inseguitori non rappresentano mai un pericolo. Almeno sul fronte artistico il titolo è più ispirato e tecnicamente è abbastanza stabile, ma non è sufficiente. Forse per inesperienza, Duality Games esordisce con horror action insipido, difficile da consigliare anche agli appassionati del genere più indulgenti dato che non fa nemmeno paura.

• ANDROID
• 6.5 / 10
• Italie

Pur mancando di una sua personalità nell’estetica e nelle meccaniche di gioco, Arena Breakout è un extraction shooter che offre contenuti a sufficienza per tenere impegnato l'utente per decine di ore. L’unico reale problema del free to play targato Tencent è il suo essere intrappolato in quella gabbia che è la piattaforma mobile, dove per banali motivi tecnici non riesce ad esprimersi al meglio. Ci auguriamo che in futuro il sistema di controllo possa beneficiare di necessari interventi, perché a quel punto l'esperienza ludica risulterebbe ben più allettante.

• PC
• 7.8 / 10
• Italie

F1 Manager 2023 è decisamente un buon prodotto, ma i miglioramenti rispetto al capitolo precedente sono stati più timidi di quanto avremmo sperato. Dopo aver gettato le basi con il capitolo d'esordio, Frontier si è dedicata soprattutto a limarne gli spigoli, migliorando la quality of life generale dell'esperienza. Il risultato è un titolo solido, simile al predecessore, nel bene e nel male. Le modalità Race Replay e Scenari offrono un'interessante alternativa alla carriera, ma mancano ancora una modalità "my team", un comparto multiplayer e le categorie minori giocabili. Detto questo, la simulazione manageriale di F1 Manager 2023 è sufficientemente profonda ed è tranquillamente in grado di regalare decine e decine di ore di divertimento a tutti gli aspiranti team principal!

• SWITCH
• 7.7 / 10
• Italie

Disney Illusion Island è un buon titolo di intrattenimento per le famiglie, con l'aggiunta di una coop fino a quattro giocatori che rende l'esperienza ancora più coinvolgente. D'altro canto la ripetitività di fondo si accusa molto nella prima parte dell'avventura, salvo riprendersi nella seconda parte, al termine oramai dell'intero viaggio. La piattezza ludica dei quattro personaggi, al netto delle piacevoli differenziazioni visive, indebolisce l'inventiva di un gameplay comunque scorrevole e gradevole. Con un po' di accortezza e profondità aggiuntive, Disney Illusion Island avrebbe potuto essere ben più magico.

• PC
• 7.5 / 10
• Italie

A conti fatti, Double Dragon Gaiden: Rise of the Dragons ci ha catturato con il suo impianto ludico a metà tra tradizione e innovazione e ha saputo regalarci diverse ore di spensierato divertimento. Non è un titolo perfetto e forse non raggiungerà le vette toccate dal quarto capitolo di Streets of Rage ma è comunque bello vedere una serie tanto importante risorgere dalle proprie ceneri offrendo sia ai neofiti che ai fan storici l'occasione per tornare a impersonare i fratelli Lee e i loro compagni. Se siete estimatori del genere dei picchiaduro a scorrimento, dovreste assolutamente dargli una possibilità.

• PC
• 8.2 / 10
• Italie

Con Remnant 2 gli sviluppatori non hanno trovato ancora la formula perfetta, ma hanno sicuramente compiuto dei bei passi in avanti. Al netto di una direzione artistica altalenante e alcuni difetti di natura tecnica, questo sparatutto con elementi procedurali offre un livello di rigiocabilità che solo pochissimi esponenti del genere possono vantare, al punto da riuscire a stupire anche dopo svariate partite completate. Se amate le grandi sfide, specialmente in co-op, fatelo vostro.

• PC
• 8.2 / 10
• Italie

In definitiva, Crime o' Clock è un titolo che funziona, appaga e diverte. L’ottima direzione artistica, ricca di omaggi e riferimenti alla cultura pop, inoltre, impreziosisce notevolmente l'esperienza e vale già da sola il prezzo del biglietto. Mai avvertirete il rischio di incappare in possibili incidenti di percorso nel corso delle indagini, ma se siete alla ricerca di un punta e clicca rilassante e spensierato, che possa tenervi compagnia in queste afose giornate estive con un mistero che si dipana nei secoli, questo potrebbe essere il gioco giusto.

• SWITCH
• 9.3 / 10
• Italie

Nella medesima intervista citata in apertura, Shigeru Miyamoto garantiva: "I team di Pikmin sono sempre impegnati sul capitolo successivo". Ci auguriamo che con questo quarto episodio la serie Nintendo possa finalmente raggiungere un ampio pubblico anche in Europa. Il genere di appartenenza, evidentemente, rende Pikmin un'IP lontana dal potenziale commerciale di altri giganti di Kyoto, come Mario o The Legend of Zelda, ma da parte nostra già non vediamo l'ora di scoprire che cosa si inventerà Pikmin 5.

• PS5
• 8 / 10
• Italie

Con i suoi vibranti guizzi di colore e l'eccellente utilizzo del tracciamento oculare nella gestione della telecinesi, Synapse si distingue come una delle produzioni che sfruttano al meglio le potenzialità e le caratteristiche peculiari di PlayStation VR 2. Nonostante la generale mancanza di varietà, il gioco di nDreams rimane uno shooter roguelite dal gameplay esplosivo e dal sistema di progressione ottimamente calibrato, in grado di mantenere vivo l’interesse dell’utente grazie a un buon livello di sfida e alla possibilità di sperimentare diversi stili di combattimento. La presenza di doppiatori di fama come David Hayter e Jennifer Hale aggiunge un tocco speciale, non tanto per la qualità della trama, quanto per la cura e l’attenzione con cui è stata confezionata l’intera esperienza, paragonabile a quella che ci si potrebbe aspettare da un titolo first party.

• PC
• 8 / 10
• Italie

Le ore trascorse nel tentativo di porre fine alla guerra civile di Grand Chien non hanno fatto altro che confermare quanto i ragazzi di Haemimont Games abbiano ascoltato i giocatori. In Jagged Alliance 3 abbiamo trovato riproposti molti degli ingredienti che, ormai 25 anni fa, hanno reso leggendario il brand, messi in mostra dalle indiscusse doti tecniche e artistiche degli sviluppatori. Le criticità maggiori si riscontrano nella monotonia di una fase gestionale piuttosto macchinosa, che stride in confronto all’ottimo cuore pulsante dell’esperienza: i suoi combattimenti coinvolgenti e imprevedibili. Alcune coraggiose scelte di game design potrebbero dividere i fan, ma chiunque sia alla ricerca di un valido strategico a turni troverà pane per i suoi denti nell’immensa rigiocabilità di un titolo che non perdona gli errori di natura tattica.

• PC
• 8.5 / 10
• Italie

Oxenfree II: Lost Signals è un'avventura grafica di ottima fattura che ci sentiamo di consigliare a chiunque, specie a coloro che hanno avuto modo di apprezzare il primo capitolo. Intrappolati in una vicenda dai connotati misteriosi e paranormali, i protagonisti del gioco sono credibili e sfaccettati, a vantaggio dell’efficacia del racconto e dei dialoghi coi comprimari. Il titolo non possiede la carica innovativa del capostipite e forse non sfrutta come avrebbe potuto alcune buone idee ma regala un’esperienza emozionante e dal setting indovinato, che non dovreste lasciarvi sfuggire.

• SWITCH
• 7.5 / 10
• Italie

Se potessimo estrapolare la sola essenza del comparto narrativo di Master Detective Archives: RAIN CODE, il nostro giudizio sulla produzione sarebbe ben più lusinghiero. Purtroppo, la nuova creazione degli autori di Danganronpa è afflitta da alcune problematiche legate al ritmo del racconto. Un comparto tecnico non troppo in spolvero ed elementi di gameplay non pienamente sviluppati contribuiscono a limitare il grande potenziale dell'opera di Too Kyo Games. Master Detective Archives: RAIN CODE resta a ogni modo un titolo in grado di farsi apprezzare dagli amanti delle avventure investigative dalle atmosfere inquietanti.

• PS5
• 4 / 10
• Italie

Greyhill Incident è, senza mezzi termini, un disastro su tutti i fronti. Il prodotto confezionato da Refugium Games fa acqua da tutte le parti. Dal comparto tecnico deludente al gameplay macchinoso, ogni singolo aspetto della produzione lascia parecchio a desiderare. La pessima qualità generale non permette nemmeno di annoverare quest'avventura tra i cosiddetti ‘so bad, it's good’. Anche gli amanti dei giochi trash probabilmente ne resteranno insoddisfatti.

• PC
• 7.5 / 10
• Italie

Tutto considerato, Park Beyond è un'esperienza che ci sentiamo di consigliarvi se siete amanti dei gestionali basati sui parchi tematici. Se, come noi, siete stati amanti di RollerCoaster Tycoon e di tutti i successivi eredi di quella formula vincente, la nuova opera di Limbic Entertainment e Bandai Namco potrebbe rapirvi per decine e decine di ore, pur non alterando in maniera consistente i canoni più rodati del genere e al netto di una evidente incertezza sul versante tecnico e artistico.

• PS5
• 8.8 / 10
• Italie

Final Fantasy XVI è un ottimo punto di ripartenza per la saga di Square Enix, che dopo diversi passi falsi sembra avere trovato il giusto equilibrio fra la tradizione del franchise e una nuova etica sfacciatamente più matura. Puntando tutto su una narrazione complessa e destinando una cura maniacale alla costruzione del mondo, il dream team di Yoshida ha però trascurato il ritmo del racconto, che oltre a riservare qualche momento meno ispirato rallenta persino la crescita del personaggio. La necessità di affrontare gli altri Eikon in punti prestabiliti e avanzati della campagna fa sì che il sistema di combattimento e l’evoluzione di Clive esplodano realmente a distanza di circa 20 ore dall’inizio della vicenda. Ciononostante, i frenetici scontri firmati da Ryota Suzuki, la possibilità di elaborare delle build così personali e non per ultime le spettacolari dispute fra invocazioni colossali si amalgamo perfettamente, incentivando il giocatore a studiare strategie sempre nuove e vicine al proprio approccio alla lotta. Con un ritmo più sostenuto, una componente ruolistica più marcata e un sistema di crafting più rilevante nell’economia del gameplay, la sedicesima fantasia finale avrebbe potuto ambire all’eccellenza. Quello di Yoshida e i suoi rimane comunque un titolo magnetico e titanico, nonché una tappa essenziale della promettente rinascita del brand.

• PS5
• 8 / 10
• Italie

Accessibilità è la parola d’ordine di F1 23. Codemasters non si è limitata al compitino e ha risistemato il modello di guida per renderlo meno imprevedibile e, soprattutto, più adatto a chi non gareggia con volante e pedaliera. Il ritorno della modalità Braking Point e il rinnovato hub F1 World aggiungono ancor più sostanza a un'offerta contenutistica di per sé ottima. Il motore grafico/fisico comincia a mostrare un po’ i segni del tempo ma è ancora valido. Gli alti e bassi dell’IA purtroppo fanno ancora parte dell’esperienza, ma in compenso il comparto multiplayer è stato ripensato e dovrebbe accontentare un po' tutti i giocatori. Questa incarnazione in definitiva è buona: in futuro però ci aspettiamo che Codemasters faccia compiere dei passi in avanti più netti alla serie.

• PS5
• 8 / 10
• Italie

Bloober Team ha omaggiato la sua serie con un pacchetto aggiornato ed esteso, sia dal punto di vista ludico, sia in materia di presentazione visiva. Grazie ad Unreal Engine 5 abbiamo affrontato un viaggio del brivido ancor più immersivo, forte peraltro di qualche inedita soluzione di gameplay. I difetti del secondo capitolo sono rimasti più o meno invariati, e crediamo che gli sviluppatori avrebbero potuto provare a limarli con più convinzione. Detto questo, l’operato del collettivo polacco ci ha convinto, quindi non possiamo che consigliare l'esperienza agli estimatori del genere.

• PS5
• 7 / 10
• Italie

Dordogne è un esperimento riuscito a metà. L'eccellente direzione artistica si accompagna a un gameplay semplice ma funzionale, che trova nel completamento del diario di Mimi anche alcune soluzioni ispirate. Purtroppo, a nostro avviso, il comparto narrativo si muove sui medesimi binari solamente per la prima metà del racconto. Dopo aver tratteggiato con efficacia il rapporto tra la protagonista e la nonna scomparsa, Dordogne sposta infatti l'attenzione su altre tematiche, che non riesce però ad affrontare con la medesima attenzione.