Everyeye.it

• XSX/S
• 7 / 10
• Italie

Il giudizio su SX6 non si discosta molto da quello del precedente episodio: Milestone ha continuato sulla strada tracciata lo scorso anno, puntando su modello di guida ancor più accessibile e personalizzabile per accontentare un pubblico più vasto. Sul fronte contenutistico non c'è molto da eccepire: è stata aggiunta la spettacolare “Rhythm Attack”, implementato il cross-play nel multiplayer e dato qualche ritocco alle altre modalità di gioco. Un lavoro di affinamento che ha riguardato un po' tutta la simulazione di Milestone, in particolare IA e motore fisico. Nonostante l'aggiunta di un mentore come Jeremy McGrath, la Carriera non riesce a essere al livello di altre produzioni motoristiche. Lo stesso discorso vale per il comparto tecnico che continua a non entusiasmare. Ed è un peccato: con una grafica pienamente al passo coi tempi e una modalità Carriera di ben altro spessore, il racing di Milestone sarebbe stato un piccolo gioiello.

• PS5
• 7.5 / 10
• Italie

Deliver Us Mars è un’avventura fortemente story driven, che pone grande enfasi sul toccante comparto narrativo, in grado di far riflettere continuamente il giocatore, e sull’esplorazione di un pianeta ricco di misteri: le scalate delle pareti rocciose di Marte funzionano ma è la varietà in termini di enigmi ambientali a mancare. La presentazione visiva è solida e, al netto di alcune imperfezioni e qualche calo di frame rate, impreziosisce questo viaggio certamente adatto agli amanti del genere di riferimento.

• PS5
• 8 / 10
• Italie

Wo Long Fallen Dynasty si presenta come un astro che brilla a tratti, sospeso tra picchi luminosi di gameplay e singhiozzi di tipo tecnico. In generale, per coloro che vogliono mettersi alla prova, l’ultima fatica di Team Ninja è imperdibile, complice anche il suo debutto su Xbox Game Pass, che farà gola a tutti gli abbonati. Siamo sicuri che gli epici scontri messi in scena in questa epopea saranno in grado di stimolarvi per ore, premiando i vostri sforzi con un comparto ludico solido, frenato solo da alcune scelte figlie di una mentalità conservativa. Ci auguriamo che in futuro il collettivo deciderà di abbandonare alcuni degli stilemi che contraddistinguono i titoli di questo filone, così da poterlo portare al livello successivo in via definitiva, anche grazie alla potenza delle console dell’attuale generazione.

• PC
• 6 / 10
• Italie

Le ambientazioni ispirate e l’elemento tattico alla base del gunplay sono certamente apprezzabili ma non riescono a far superare i confini della sufficienza a Scars Above. Molti degli errori e delle leggerezze si devono alla gioventù dello studio di sviluppo, che è stato comunque in grado di definire una lore credibile e approfondita e un intreccio completo ma non pienamente soddisfacente. Se avete una passione smodata per lo spazio e il cinema di fantascienza, potreste prendere in considerazione l’idea di accompagnare Kate nel suo viaggio ma, in caso contrario, i motivi che dovrebbero spingervi a provarlo si riducono notevolmente.

• SWITCH
• 8.3 / 10
• Italie

Grazie a tanti contenuti inediti e una veste grafica modernizzata, questa riproposizione di Kirby's Return to Dream Land si guadagna di diritto la dicitura Deluxe: è infatti una riedizione confezionata con cura e rispetto del materiale originale. Chi ha imparato ad apprezzare il platforming di Kirby solo in tempi recenti amerà alla follia Return to Dream Land, che rimane uno dei capitoli più ispirati di tutta la serie. Chi invece ne conserva un ricordo speciale sin dai tempi della Wii apprezzerà la miriade di novità di questa edizione Deluxe. Il ritorno di Kirby è quindi un ottimo platform e un divertente party game; rimane solo un po' di delusione per l'assenza del multiplayer online soprattutto se consideriamo gli sforzi che sono stati fatti per ampliarne l'offerta multigiocatore. Nonostante questo, Kirby's Return to Dream Land segna l'ennesimo centro per una saga che ormai riveste un ruolo fondamentale nella line up di Nintendo Switch.

• SWITCH
• 8 / 10
• Italie

Octopath Traveler II è fondamentalmente un "more of the same". Benché i ragazzi di Acquire abbiano apportato diversi accorgimenti alla formula dell’originale, implementando interessanti novità come il ciclo giorno/notte o i poteri latenti, nessuna di esse può essere definita realmente impattante. A maggior ragione, i pregi e i difetti riscontrati nel prodotto sono praticamente gli stessi che affliggevano il titolo del 2018 e vanno individuati perlopiù in un racconto non del tutto soddisfacente. Al netto di incipit talvolta debolucci e qualche cliché di troppo, le otto storyline non sono scritte male, anzi, a nostro avviso alcune di esse superano per qualità e drammaticità quelle del primo episodio; tuttavia, la bizzarra struttura narrativa che a suo tempo spaccò in due la community continua purtroppo a mancare di coesione. In definitiva, se avete amato il suo predecessore, Octopath Traveler II non faticherà a conquistarvi, ma qualora abbiate abbandonato il capostipite perché infastiditi dalla gestione tutt’altro che ottimale delle componenti della trama, difficilmente la nuova proposta di Acquire e Square Enix potrà farvi cambiare idea.

• SWITCH
• 7 / 10
• Italie

Essendo estremamente vicina al concept originale, che quantomeno in Giappone era stato pensato per la sfortunata PlayStation Vita, la natura ibrida di Nintendo Switch ha restituito al prodotto una portabilità che tiene lontana la noia e ben si adatta alle sue meccaniche da Pet Simulator. Tra l’altro, giacché la difficoltà “normale” proposta dalla versione originale era sbilanciata, a questo giro lo sviluppatore B.B. Studio ha introdotto un nuovo livello di sfida che strizza l’occhio a chiunque non sia particolarmente avvezzo alle ripetitive meccaniche della serie World. Se a questo aggiungiamo la possibilità di correre, nel complesso Digimon World: Next Order appare più godibile che mai. Peccato soltanto per la decisione di Bandai Namco, a nostro avviso ingiustificabile, di proporre il titolo a 60 euro: un biglietto di ingresso davvero esagerato per un prodotto che circola già dal 2016 e che dal punto di vista grafico non ha ricevuto il benché minimo ritocco.

• PS5
• 7.5 / 10
• Italie

After the Fall è in definitiva uno sparatutto co-op divertente e dal gunplay molto solido, penalizzato sul lungo tragitto da una generale penuria di varietà. Al netto di un ritmo sostenuto, che ammicca ai classici light gun shooter da sala giochi, il titolo di Vertigo Games può risultare godibile anche per i giocatori più sensibili alla motion sickness, grazie alle numerose opzioni disponibili per il comfort. La Complete Edition tirata a lucido per PSVR 2 può beneficiare inoltre degli upgrade tecnici del visore, a partire dall'eccezionale feedback aptico dei Sense controller che riesce a restiuire un feeling ancora più viscerale all'uso delle armi. Avendo un focus incentrato sul multiplayer, il ciclo di vita del gioco dipenderà in larga misura dal supporto post-lancio e dall'affluenza di utenti sui server, che speriamo che grazie al cross play possa mantenersi buona, almeno nel medio termine. Se vi siete mai chiesti come sarebbe giocare in realtà virtuale a un emulo di Left 4 Dead, After the Fall è semplicemente la scelta giusta.

• PS5
• 7.5 / 10
• Italie

Atomic Heart prova a fare tutto ciò che può e che vuole: offre infatti un combat system che mescola armi da fuoco e poteri, per poi calare il tutto in un open world un po' fine a sé stesso. La possibilità di costruire build personalizzate non manca, così come è presente un sistema di crafting molto dettagliato. Eppure il gameplay finisce per inciampare quando alla estrema dinamicità dei droidi si contrappongono le pesanti movenze di P-3 (e non basta l'uso dei Polimeri a cambiare le carte in tavola). In materia di direzione artistica, in compenso, il titolo di Mundfish trova la sua massima espressione, complice anche il buon sistema di illuminazione. Avremmo solo preferito un maggior equilibrio tra le varie componenti ludiche alla base dell'esperienza.

• PC
• 8 / 10
• Italie

Company of Heroes 3 è una produzione di certo solida, il cui percorso segue senza particolari deviazioni il tracciato lasciato dai suoi due predecessori. Ma non è un gran problema che il gameplay sia rimasto sostanzialmente inalterato, perché quella mistura tra strategia classica (in dose maggiore) e simulazione continua a funzionare, a proporre una sfiziosa profondità che mai sfocia nella complessità più rigorosa. La campagna dinamica è la novità più gradita, e per quanto non sia comparabile per ricchezza di opzioni ad altri congeneri o ai 4X, si tratta di un'introduzione da apprezzare in toto. Il gioco di Relic Entertainment, insomma, non sarà il più coraggioso degli RTS, ma offre un'esperienza di innegabile qualità.

• PS4
• 6.5 / 10
• Italie

Se da una parte comprendiamo e apprezziamo la decisione di Bandai Namco di portare Tales of Symphonia sul maggior numero possibile di piattaforme, al fine di consentire alle nuove generazioni di (ri)scoprire uno dei capitoli più importanti del franchise, dall’altra siamo fermamente convinti che una rimasterizzazione tanto pigra non sia il metodo più efficace (né il più rispettoso) per riproporre un grande classico del passato e festeggiarne il ventesimo anniversario. Fatta eccezione per la versione Switch, che dal canto suo può far leva sulla portabilità, qualora disponiate di una PlayStation 3 o comunque di un PC da gaming non esiste un solo motivo per cui potreste preferire la nuova remastered al pacchetto intitolato Tales of Symphonia Chronicles, che oltre al gioco base comprendeva pure il suo sequel diretto. Questa seconda remasterd è insomma indicata soltanto a chiunque non abbia le suddette piattaforme e a coloro che desiderano fruirne in handheld.

• PS5
• 7.8 / 10
• Italie

Like a Dragon Ishin è un appuntamento irrinunciabile per i fan di lunga data di Kiryu Kazuma e le altre leggende della yakuza. È infatti un’avventura ricca di fanservice, sia in ambito prettamente ludico (con le Trooper Card) che narrativo, restaurata in Unreal Engine 4 per risultare anche più gradevole dal punto di vista visivo. Al contempo però diversi aspetti del combat system e la stessa struttura del mondo di gioco ci indicano chiaramente quale sia la vera età della produzione, che affonda le proprie radici in un’era precedente rispetto all’avvento del Dragon Engine, con tutto ciò che ne consegue. Inoltre, per quanto sia piacevole esplorare la Kyo di metà ‘800, gli eventi narrati presentano alcune imperfezioni, sia in materia d’efficacia che di ritmo, e non riescono a raggiungere i medesimi picchi emotivi di capisaldi della saga, come il mai dimenticato Yakuza Zero.

• PS5
• 8 / 10
• Italie

Horizon: Call of the Mountain è un gioco per la realtà virtuale con una formula di gameplay ordinaria e "ridotta all'osso" se confrontata con gli action adventure che compongono la saga principale. La differenza sta però nella tecnologia di supporto alle innovative funzionalità di PlayStation VR2, che arricchiscono il senso di immersione grazie a una gestione eccellente della fisica e dei sensori per il movimento. Il tutto è sorretto da una cornice visiva mozzafiato che sfrutta agilmente la potenza di calcolo di PlayStation 5 e che tuona a gran voce la gigantesca portata produttiva di un'esclusiva di lancio imperdibile per i possessori di PSVR2.

• PC
• 7 / 10
• Italie

Valutare Wanted: Dead significa fare i conti con il passato del genere action. Lo ripetiamo: ci siamo divertiti molto durante i momenti più concitati, combattendo contro alcuni dei boss più particolari, o notando le continue citazioni al pop, al cyberpunk e alla storia dei videogiochi degli anni 2000. Purtroppo però, il peso delle imprecisioni tecniche e l'inconsistenza della trama, la lentezza degli intermezzi tra un'esplosione di violenza e la successiva, sono note evidentemente stonate e condizionano il fascino di un'esperienza che in ogni caso è in grado di intrattenere i più irridicubili patiti dell'azione.

• PS5
• 8.3 / 10
• Italie

Hogwarts Legacy può essere un manifesto del cuore che vince sulla ragione. Quello imbastito da Avalanche Software è infatti un RPG open world poco stimolante nelle dinamiche di esplorazione e con una formula ruolistica non del tutto impattante, che potrebbe stancare i giocatori più esigenti. Tuttavia riteniamo che i difetti siano ottimamente controbilanciati da un buon combat system, da una gran cura per i dettagli e da una ineccepibile direzione artistica, che rappresenta una vera lettera d'amore al Wizarding World e ai suoi fan.

• SWITCH
• 8.5 / 10
• Italie

In definitiva, Metroid Prime è un titolo che va assolutamente riscoperto e questa remaster è senza ombra di dubbio la sua migliore versione. In questi 20 anni che ci separano dal debutto in tre dimensioni di Samus, il medium videoludico si è evoluto enormemente eppure, pur non presentando radicali stravolgimenti al cuore dell'esperienza, Metroid Prime Remastered offre un’esperienza fieramente attuale, che si inserisce tra i titoli più importanti (e convincenti sul fronte grafico) della libreria Switch. Il prezzo budget rispetto agli standard delle produzioni first party Nintendo è un incentivo ad avvicinarsi alle avventure della cacciatrice di taglie e la grande cura riposta da Retro Studios nel modernizzare questo classico non fa che ben sperare per il futuro di questa serie. Metroid Prime Remastered è esattamente quello di cui i fan avevano bisogno dopo anni di silenzio. Ma è anche l'antipasto perfetto per introdurre le nuove generazioni di videogiocatori a questa seminale serie in attesa di scoprire Metroid Prime 4, nella speranza che anche Echoes e Corruption trovino il loro spazio sull’ibrida del colosso giapponese.

• PS4
• 7 / 10
• Italie

Helvetii è un action roguelike che non presenta nessuna idea vagamente originale. Caratterizzato da una longevità sotto la media, va comunque riconosciuto che il prodotto compensa in parte le proprie mancanze con un tasso di sfida elevato e un impianto artistico che strizza l’occhio alle sensazionali produzioni Vanillaware, senza però eguagliarne pienamente la resa visiva. Tenendo presente il prezzo contenuto cui è proposta (17€ per la versione digitale e 25 per l’edizione fisica), la creatura dello sviluppatore indipendente Team KwaKwa potrebbe comunque deliziare gli appassionati di action roguelike e dar loro parecchio filo da torcere.

• IOS
• 7.5 / 10
• Italie

Arrivato come un fulmine a ciel sereno, Valiant Hearts: Coming Home non può che impreziosire il parco titoli di Netflix Games, anche se dal sequel di una perla rara come The Great War ci saremmo aspettati qualcosa in più. Non si tratta di lacune creative, perché quanto fatto da Old Skull Games con la supervisione di Ubisoft è in tutto e per tutto un deferente recupero di quella cifra stilistica, attualizzata e integrata anche con l’approfondimento di nuove tematiche. È l’eccessivo svilimento della componente ludica che rende alle volte difficile immergersi fino in fondo in un racconto altrimenti viscerale e ben costruito. Insomma, questo “ritorno a casa” è agrodolce proprio come la storia - o meglio, le storie - che ci vuole raccontare: pungente e imperfetto.