Notes de presse

• PS5
• 8 / 10
• Italie

Horizon Zero Dawn Remastered migliora il più possibile un gioco di sette anni fa che, sotto diversi aspetti, non necessitava di chissà quale upgrade grafico. Il risultato però è notevole e permette di (ri)scoprire un gioco di precedente generazione con un abbellimento grafico generale di tutto rispetto, soprattutto a livello di texture, espressioni facciali e illuminazione. Rimane il rimpianto per l'assenza di qualsiasi innovazione nella struttura di gioco e nel gameplay, ma visto che non siamo di fronte a un remake non potevamo nemmeno aspettarci altrimenti.

• PS5
• 7.8 / 10
• Italie

Non ci sono dubbi che Horizon Zero Dawn Remastered sia l'edizione che chi si sta avvicinando per la prima volta alla saga deve puntare, per vivere al massimo il viaggio di esordio di Aloy. Allo stesso modo, questa opera di svecchiamento – per quanto possa avere davvero bisogno di svecchiamento un gioco del 2017 – è puramente tecnica, in linea con le ossessioni dell'odierna industria dei videogiochi, che mette gli effetti di luce e il fotorealismo anche davanti alla profondità ludica. Il risultato è quindi quello di un'opera meravigliosa da vedere, che attinge dal comparto tecnico di Horizon Forbidden West ma che chiude pigramente gli occhi davanti alle migliorie ludiche del suo sequel – riproponendo alcune scelte di gameplay e una verticalità impacciata che l'uscita repentina di The Legend of Zelda: Breath of the Wild rese obsolete da subito già al lancio di Zero Dawn nel 2017, e che quindi sentono pesantemente il peso dei loro anni. È solo una rimasterizzazione e per questo può andare bene così, ma avendo fatto indossare al gioco l'abito bello di Forbidden West si è finiti per consegnare ai giocatori una lettera sull'importanza delle migliorie che il sequel ha portato nella saga, più che una vera consacrazione di Zero Dawn, che si è rifatto il trucco ma rimane orgogliosamente – e testardamente – uguale a se stesso.

• PS5
• 8 / 10
• Royaume-Uni

The storytelling and characters are as dull as ever, but Horizon Zero Dawn remains one of the best open world experiences of the last gen and now looks better than ever.

• PS5
• 8 / 10
• Australie

Horizon Zero Dawn Remastered is kind of a tough one to summate or score in a traditional review format. The mechanical elephant in the room here is obviously the question of whether this endeavour was a necessary one, or who it might be for, but I don’t think I’m here to ponder the necessity of a work or judge who should consume it. Despite being lukewarm on Horizon Zero Dawn when it first launched in 2017, I’ve come right around on the series since its fantastic follow-up. I’m also the owner of a big and expensive OLED TV along with an ongoing pre-order for the PlayStation 5 Pro, so I definitely think it’s for me, at the very least. If what you want is to re-experience Horizon Zero Dawn – or experience it for the first time – with some of the prettiest visuals you’ll see in modern gaming, this will get you there. But more than that, if you’re interested in game design and production, especially on the artistic side of the process, it’s a fascinating look at what is arguably a “best-case” remastering effort where ambition and capital were clearly in abundance.

• PS5
• 8 / 10
• États-Unis

Horizon Zero Dawn is very much one of Sony’s standout projects of the past ten years, and this superb remaster by Nixxes puts it among the best looking games on the PS5. While the side-quests and supporting content don’t quite match up to sequel Forbidden West, the more focused story is arguably better than its successor, and it’s presented almost flawlessly in this remastered format.

• PC
• PS5
• 8 / 10
• Espagne

• SWITCH
• 6.5 / 10
• États-Unis

• PC
• 9 / 10
• États-Unis

Dragon Age: The Veilguard refreshes and reinvigorates a storied series that stumbled through its middle years, and leaves no doubt that it deserves its place in the RPG pantheon. The next Mass Effect is going to have a very tough act to follow, which is not something I ever imagined I'd be saying before I got swept away on this adventure. Enjoyable action combat, a fantastic cast of allies with sweeping story arcs all their own, top-notch cinematics, and moving, nuanced character writing are the wings on which this triumphant dragon soars, pulling out all the stops in a whirlwind tour of Northern Thedas and capping it with a terrific finale that’s built on memorably tough choices and consequences. If we never get another Dragon Age, at least it got to go out on a high note.

• PS5
• 9 / 10
• États-Unis

• PS5
• 7 / 10
• États-Unis

• PC
• XSX/S
• 7 / 10
• France

Avec une histoire sympathique, mais manquant de scène marquante, des personnages attachants, bien que trop peu charismatiques, et une bande originale somptueuse, mais qui se laisse trop peu entendre, dire que Dragon Age : The Veilguard est un mauvais jeu serait un mensonge ; mais de là à dire que c’est un bon Dragon Age… À force de vouloir satisfaire tous les publics, Dragon Age ne brille ni ne se démarque en rien. Il a su picorer les meilleures idées de gameplay de différents jeux pour plaire à tous, que ce soit dans son fond ou dans sa forme. Néanmoins, ce cahier des charges prend le dessus sur le reste et donne l'impression d'un projet sans réelle identité. Ce n'est qu'à travers son lore et ses personnages que nous retrouvons vraiment ce qui fait l'ADN de la licence, et encore… Là où Dragon Age brille, c'est dans sa technique ; pas spécialement vidéo ludique, mais cinématographique. Toutefois, elle n’est pas assez mise en avant, la faute à trop peu d’événements marquants - en tout cas dans son premier gros tiers. Passé cela, nous prenons tout de même plaisir à combattre les différentes menaces avec notre petite équipe, ce qui donne un vrai sentiment de maîtrise du jeu.

• XSX/S
• 8.5 / 10
• France

L’attente était longue avant de pouvoir enfin mettre les mains sur Dragon Age: The Veilguard. Dix longues années, mais qui au bout nous offrent une superbe aventure. Nous avons passé un peu plus de quarante heures sur le titre sans jamais nous ennuyer. L’expertise de Bioware en matière de narration est toujours là avec une écriture de grande qualité et des lieux où personnages hauts en couleurs. Les compagnons sont attachants et les choix qu’il faut prendre au cours de notre aventure révèlent parfois des conséquences inattendues mais non moins importantes. Côté gameplay, la formule se modernise et pourra laisser quelques vieux briscards sur le carreau en proposant des combats dynamiques et misant beaucoup sur le spectaculaire, finalement plus proches d’un Mass Effect que des premiers Dragon Age. Graphiquement, le titre jouit d’un véritable soin aussi bien dans ses environnements variés que dans la modélisation de ses personnages (et de leurs cheveux) notamment grâce à un énorme travail sur les éclairages. Dragon Age: The Veilguard est sans conteste une expérience à ne pas louper.

• PS5
• 7.5 / 10
• Italie

Dragon Age: The Veilguard è un action-GdR ambizioso e imperfetto che riesce comunque a superare le aspettative, nonostante il lungo e travagliato sviluppo. BioWare è infatti riuscita a offrire un'esperienza di gioco sufficientemente robusta, fatta di una trama gradevole, scelte narrative interessanti e un combat-system solido e soprattutto divertente, che a conti rifatti rimane la cosa migliore del gioco. Anche se l'impatto grafico resta al di sotto degli standard odierni per una produzione tripla A, la cura nell'intreccio e la profondità dei personaggi compensano in parte queste carenze, regalando ai giocatori un'avventura molto longeva (forse pure troppo) ed epica al punto giusto. Il risultato, pur se con una componente ruolistica molto annacquata e un filo di stanchezza e ripetitività mentre ci si avvicina alla fine, riesce a convincere, anche se i primi due capitoli della serie rimangono un'altra cosa.

• PS5
• 9 / 10
• Royaume-Uni

A triumphant return for BioWare, with a massive, action-intensive fantasy role-player, that combines a complex and intuitive fighting system with a great script and a glorious looking world to explore.

• PC
• PS5
• XSX/S
• Australie

• XSX/S
• PS5
• 3 / 5
• Royaume-Uni

• PC
• PS5
• 7.5 / 10
• États-Unis

• PS5
• 7 / 10
• Italie

Shadows of the Damned: Hella Remastered Shadows of the Damned: Hella Remastered è ancora anticonformista e accattivante quanto lo era quando uscì originariamente 13 anni fa. La storia funziona proprio perché non ha paura di essere divertente, disgustosa e maliziosa (forse troppo) che potrebbe dar fastidio ad alcuni. Il gameplay è ancora oggi piuttosto buono e variegato. La risoluzione in 4K e i 60 fps, è l'unica vera differenza rispetto all'originale, il che non giustificherebbe l'acquisto di questa versione. Considerando però il prezzo, 24,99 €, se volete vivere un'esperienza sopra le righe ed insolita negli inferi, dategli una chance, non ve ne pentirete! PRO Gunplay ancora soddisfacente | Ambientazioni ispirate e ancora più belle grazie alla maggiore risoluzione | Colonna sublime | CONTRO La rimasterizzazione non aggiunge molte nuove funzionalità | Controlli un po' goffi e datati | L'umorismo alla base del gioco potrebbe dar fastidio a molti |

• PS5
• 6.5 / 10
• Italie

Shadow of the Damned: Hella Remastered non è la riedizione del secolo, anzi rientra nella categoria di operazioni-compitino che si limitano a fare il giusto senza spingersi oltre, tuttavia non è invecchiato così male come può sembrare. Al netto di movimenti un po' legnosi e meccaniche che potevano essere rifinite, il gunplay regge ancora e la scrittura fuori di testa, con quell'umorismo da taverna perfettamente in linea con la sua anima b-movie a cui non serve una trama per catturare l'attenzione, lo rende un gioco consigliato a chi è davvero curioso di scoprire una delle vecchie ma non troppo pazzie di Goichi Suda e ovviamente ancora più mirato a chi l'ha già apprezzato a suo tempo.

• PC
• 7 / 10
• France

• XSX/S
• 8 / 10
• États-Unis

• PC
• 7 / 10
• Royaume-Uni

• PS5
• 6.5 / 10
• France

Dans l’absolu, nous pouvons affirmer sans crainte que ce remaster de Shadow of the Damned: Hella Remastered est une remasterisation ultra paresseuse. Si l’on retrouve un gameplay qui a ses qualités comme ses défauts, mais également une ambiance atypique qui plaira à certains joueurs comme aux adorateurs des jeux de Suda 51, cette version remastérisée n’en reste pas moins famélique et peu aboutie. Hormis un new game + et quelques costumes, le jeu reste le même et est en plus mal optimisé, tout en bénéficiant d’un lissage qui aurait sans doute pu être plus flagrant. Dommage, car le jeu est toujours fun avec pas mal de diversité dans les séquences de jeu, et des gunfights qui, même si rigides dans le feeling, sont toujours plaisants. On notera aussi quelques bugs qui viennent se glisser sur cette mouture. Mais si vous êtes prêt à passer outre ces coquilles et que vous êtes passé jadis à côté de ce titre, sachez que Shadow of the Damned: Hella Remastered sera un bonne occasion de découvrir ou redécouvrir une production loufoque qui a été trop vite oubliée. D’ailleurs il est non seulement peu cher (24.99 €), mais sachez que les ventes de ce remaster influenceront les développeurs dans la conception d’une potentielle suite.

• PS5
• 7 / 10
• États-Unis