Notes de presse

• PC
• 6 / 10
• France

Pour un studio comme Relic Entertainment, je m’attendais à une grosse claque comme beaucoup de la communauté, j’ai juste l’impression que tout le travail d’évolution a été fourni sur AOE4 et que COH3, on se contente du minimum... Hormis ça, le jeu est appréciable et jouable, la campagne dynamique va vous lasser à un moment donné, car elle est très lente et n’a aucune vraie interaction en réalité. Cependant les escarmouches, sont bien mises en place, et on sent que le jeu vous pousse encore et toujours à la maîtrise de vos unités, de vos mises à couvert et notamment avec la possibilité de destruction des bâtiments. Des extensions sont prévues, à voir ce que ça va donner, en espérant avoir 4 - 5 factions jouables de plus et l’ajout d’opérations.

• PS5
• 3.5 / 5
• États-Unis

• PS5
• 8 / 10
• Italie

Goat Simulator 3 fa tutto quello che dovrebbe fare, molto meglio dell'originale, ma anche dell'(in)dimenticabile secondo capitolo, se è per questo. La nuova struttura a missioni, che infonde una flebile progressione all'avventura, si rivela sufficientemente solida sia per inspessire l'esperienza, non più ad esclusivo appannaggio degli amanti dei sandbox nudi e crudi, sia per convogliare più efficacemente il tasso demenziale e distruttivo insito nel gameplay. Tra decine di oggetti estetici sbloccabili, trofei recuperabili nello scenario e aree segrete da esplorare, che assicurano una longevità di almeno una quindicina di ore, Goat Simulator ha molto da offrire anche a chi cerca un'esperienza più classica. Allo steso tempo, grazie anche al multiplayer co-op, non ha perso un grammo del DNA dell'originale, dando a chiunque i giusti strumenti, lo spazio adeguato e un numero sufficiente di ambientazioni differenti per scatenare un po' di sano caos nonsense. Un titolo divertentissimo e quasi assuefacente, a patto di carpirne spirito e filosofia.

• XSX/S
• 7.7 / 10
• Italie

Goat Simulator 3 non può contare sulla stessa freschezza demenziale del suo capostipite, ma mantiene intatta la sua vena dissacrante puntando le corna contro quegli open world che si prendono un po' troppo sul serio e che infiocchettano e rivendono ancora, ancora e ancora lo stesso pacchetto, dove il passare delle ore conta più del come le si trascorra. Il risultato è un videogioco-parodia che innesca delle sane risate per il suo fare bonariamente il verso ai mostri sacri dell'industria, ricalcandone gli schemi per riempirli di non-sense e farvi domandare, tra una sghignazzata e l'altra, se alla fine della fiera la capra fessa non siamo invece noi, che ci ricompriamo e rigiochiamo sempre la stessa cosa.

• XSX/S
• 6 / 10
• Australie

• XSX/S
• 8 / 10
• Australie

• PS5
• XSX/S
• PC
• 8 / 10
• Espagne

Goat Simulator 3 es más grande, más tonto y está lleno de más diversión.

• PS5
• XSX/S
• PC
• 78%
• Belgique

Goat Simulator 3 is een game voor een bepaald publiek. Heel wat gamers zullen het lastig vinden dat ze eigenlijk niet echt worden getoond wat ze moeten doen, maar een hele groep andere gamers zal genieten van vrijheid en helemaal los gaan in deze geitenwereld.

• PS5
• XSX/S
• PC
• 5 / 10
• France

• PC
• XONE
• XSX/S
• SWITCH
• PS4
• PS5
• 9 / 10
• États-Unis

Atari 50: The Anniversary Celebration offers a novel way to delve into the past that’s filled with fun and surprises, much like walking into the Atari section at Sears in 1982 must have felt like – I wouldn’t know, I missed out! That’s why it’s such a blast to have this window into the past. I can’t wait to see what gets the Atari 50 treatment next (SEGA would be my top choice). It’s not just the updated control schemes and gorgeous graphical recreations that make these games accessible, it’s the stories behind them. After hearing multiple people rave about Yars’ Revenge or Star Raiders in the documentary segments, you just want to check them out yourself. Just read the manual first! It’s provided, along with many other glittering artifacts that reveal the magic of the early arcade and console era. With Atari 50, you didn’t have to be there.

• PC
• 7.5 / 10
• Italie

The Devil in Me propone alcuni piccoli miglioramenti rispetto ai tre precedenti capitoli di The Dark Pictures Anthology, ben visibili nella maggior interazione con l’ambiente e in una libertà di movimento più varia. Se però il lavoro fatto da Supermassive Games a livello di ambientazione e atmosfera è impeccabile, tutta l’impalcatura tipica della serie improntata alle relazioni tra i personaggi e alle scelte multiple funziona molto meno e coinvolge in ben pochi momenti. Anche il ritmo non è sempre perfetto e le espressioni facciali dei personaggi sono ancora lontane dai migliori titoli tripla-A, ma se cercate un’esperienza horror con la giusta dose di tensione, amate il genere slasher e le avventure narrative non vi "spaventano", sono 40 euro ben spesi.

• PC
• PS4
• PS5
• XONE
• XSX/S
• 7 / 10
• Italie

• PS5
• 3 / 10
• Italie

• PS5
• Pays-Bas

Crisis Core: Final Fantasy VII Reunion is een heruitgave die ergens tussen remaster en volledige remake zweeft, maar boven alles van een PSP-titel een hele moderne actie-RPG weet te maken die zo uit 2022 had kunnen komen, op een paar puntjes na.

• PS5
• 5 / 10
• Royaume-Uni

Being closer to a traditional video game does more harm than good, in a game that is all too proficient at making anarchic mayhem seem boring.

• XSX/S
• 65%
• Espagne

• XSX/S
• 7.5 / 10
• Italie

• PS5
• XSX/S
• PC
• 8 / 10
• Pakistan

Goat Simulator 3 is the evolution in idiocy I’d hoped for from this iconically weird series. It almost certainly won’t wow you with its level of polish or a deep, meaningful narrative, but sometimes it’s a good idea to turn your brain off and buck your hooves into an old lady’s face while she fires a rocket launcher at you. With a larger map, more ridiculous references and hilarious jokes, and multiplayer that only enhances the ludicrous good times, I can easily recommend this to anyone with a taste for its silly sense of humor and a few hours to kill.

• SWITCH
• 7 / 10
• Royaume-Uni

• SWITCH
• 7.5 / 10
• Australie

• SWITCH
• 7.5 / 10
• Australie

• SWITCH
• 7.8 / 10
• Italie

Ci sono tante, troppe cose da dire su Pokémon Scarlatto e Violetto. Al di là delle problematiche tecniche, evidenti ed innegabili, Game Freak ha provato a rivoluzionare la sua serie introducendo una formula open world. L'esperimento funziona solo a metà, e per ogni cambiamento in positivo ce n'è uno (talvolta due) in negativo. Eppure, nonostante i problemi, Scarlatto e Violetto hanno saputo divertirci, molto più di quanto avevano saputo fare Spada e Scudo (e forse anche Sole e Luna), perché almeno provano a fare qualcosa di diverso, smuovendo le radici della serie. Scarlatto e Violetto non sono due titoli su cui buttarsi a occhi chiusi, ma sotto tutte le problematiche ci sono due buoni giochi che potrebbero davvero fare da base per quello che sarà Pokémon da ora in poi.

• PC
• XONE
• XSX/S
• 16 / 20
• France

• PS5
• 58%
• Canada

The Chant had the pieces to be a unique piece of survival horror entertainment, but the assorted aspects of the title fail to congeal into a satisfying adventure. The combat is clunky and bland, and the story has its moments, but doesn't deliver in the end.