Everyeye.it

• PS5
• 7.5 / 10
• Italie

Dragon Age: The Veilguard si presenta all’appuntamento col lancio con una proposta che purtroppo mostra i segni di uno sviluppo a dir poco travagliato, che nel corso degli anni ha visto il progetto cambiare a più riprese forma e prerogative. Sebbene l’opera di Bioware abbia tutti i tasselli di una grande epopea ruolistica, questi vanno a comporre un mosaico ludonarrativo a tratti disorganico, tale da intaccare la potenza del racconto e la solidità del gameplay. Quando il gioco inserisce la marcia giusta, e lo fa, è facile riconoscere in The Veilguard i tratti migliori della saga di Dragon Age, ma resta comunque difficile sorvolare su tutti quegli incisi che, di contro, diluiscono in modo consistente l’efficacia corale dell’offerta. Anche sul versante ludico abbiamo rilevato qualche dissonanza significativa, per quanto la “svolta” action orchestrata da Bioware si dimostri nel complesso funzionale.. Questo gioco di luci e ombre si estende a ogni aspetto dell’esperienza, sebbene a trionfare siano infine gli elementi positivi dell’insieme. In buona sostanza, The Veilguard non è certo il miglior capitolo della saga targata Bioware, ma non per questo merita di essere etichettato come un gioco di ruolo di poco valore. È un'opera che sa essere soddisfacente, tuttavia siamo convinti che, con una visione dinsieme maggiormente coerente, avrebbe potuto dare molto di più.

• PS5
• 7.5 / 10
• Italie

Siamo contenti che esista Shadows of the Damned Hella Remastered. Un videogioco spigoloso, tagliente, dotato di un'anima riconoscibile grazie allo stile dei suoi ideatori e invecchiato, sì, ma nel modo giusto...la maggior parte delle volte. Ci sono com'è ovvio elementi ludici meno digeribili per gli utenti abituati a nuovi gradi di varietà di gameplay e fluidità d'azione, carenti in Shadows fin dal 2011. Tuttavia, il gioco vale assolutamente la candela anche solo per vivere o rivivere un'esperienza infarcita di comicità irriverente, volgarità gratuite e umorismo "alla Suda 51". Che per gli appassionati veri del creativo nipponico vale almeno un mezzo punto in più sul voto in calce. Per tutti gli altri, uno in meno (scusaci maestro!).

• ANDROID
• 7 / 10
• Italie

Il TCG Pocket di Pokémon va analizzato per quello che è, ovvero un’opera mastodontica ma chiaramente in divenire. Si tratta della digitalizzazione più ambiziosa di sempre del popolare cardgame, nonché del principale tentativo di svecchiarne le meccaniche cardine da qualche anno a questa parte. Dal punto di vista tecnico, l’app per dispositivi mobili è ben fatta e i collezionisti saranno lieti di trascorrere ore e ore immersi tra mazzi, raccoglitori e display dei loro Pokémon preferiti. Al contempo, una distribuzione parca delle carte più rare rischia di minare l’esperienza di tutti gli utenti, da chi desidera solo “acchiapparli tutti” a chi punta a sperimentare quanti più mazzi competitivi possibile. Per quest’ultima tipologia di giocatori, però, lo scoglio più grosso da superare è quello della semplicità non solo delle meccaniche, ampiamente snellite rispetto alle originali, ma anche delle carte in sé. Semplicità che può aver senso in un set introduttivo, certo, ma che deve assolutamente lasciare il passo a strategie più profonde nel prossimo futuro.

• PS5
• 7.5 / 10
• Italie

Life is Strange: Double Exposure è un’opera che accoglie i giocatori più nostalgici in un vortice di atmosfere rassicuranti e malinconiche, e al tempo stesso cerca di scuotere lo status quo della saga con scelte narrative ambiziose. Riabbracciare l’iconica Max Caulfield rappresenta un piacevole tuffo nel passato, soprattutto perché i ragazzi di Deck Nine sono riusciti a rispettare gli elementi tradizionali - narrativi e artistici - del primo Life is Strange. Ma il ritorno di “Super Max” non ci ha convinto del tutto, con sottotrame non particolarmente brillanti e colpi di scena che a tratti ci sono parsi esagerati. Sebbene la formula di gameplay sia interessante, l’intelaiatura ludica inciampa poi in qualche ingenuità. Il miglior Life is Strange di Deck Nine è insomma ancora quello che si svolge prima della tempesta.

• PC
• 7.5 / 10
• Italie

Gli scopi di Clock Tower Rewind sono chiari: permettere a chiunque di vivere una delle avventure horror più significative della sua epoca e offrire contenuti bonus tanto interessanti quanto preziosi dal punto di vista storico. Pur trattandosi di un'esperienza figlia del suo tempo, Clock Tower dimostra di saper ancora esercitare un certo fascino, merito anche delle sue atmosfere.

• PS5
• 8 / 10
• Italie

Sonic x Shadow Generations si conferma come una delle più riuscite incarnazioni dell'IP e si appresta ad approdare sul mercato nella sua edizione definitiva. La porzione dedicata al riccio blu risulta ancora oggi piuttosto godibile, ma è lo spin-off di Shadow a giocare la parte del leone: l'oscuro antieroe di casa SEGA si presenta all'appuntamento con gli appassionati in forma smagliante. Se non avete mai avuto modo di vivere l'avventura originale o se siete curiosi di scoprire in che direzione si muoverà l'inedito racconto di Shadow, possiamo consigliarvi di far vostro il titolo senza particolari indugi.

• SWITCH
• 7.7 / 10
• Italie

Già autore dell’apprezzato remake di Trials of Mana, lo studio Xeen ha sottoposto Romancing SaGa 2 a un lavoro di ringiovanimento mirato e limitato quasi esclusivamente alla componente tecnica, apportando giusto un paio di accorgimenti al gameplay e all’intreccio. Nel complesso il risultato finale è più che soddisfacente, tuttavia questa poteva e doveva essere l’occasione propizia per arricchire la caratterizzazione dei personaggi, che oggi come allora continuano a non essere sufficientemente curati. Se da una parte ne suggeriamo il recupero a tutti gli amanti del genere e a chiunque non si sia ancora cimentato con l’Inheritance System, meccanica sempre sfiziosa e davvero unica nel suo genere, dall’altra siamo ben consci che l’assenza della localizzazione dei testi in italiano potrebbe dare più di qualche grattacapo a non fruitori dell’inglese.

• PC
• 8 / 10
• Italie

Luce verde per il nuovo Batman: Arkham Shadow, un titolo che mantiene le sue promesse portando uno dei franchise più apprezzati del panorama videoludico tradizionale anche sui visori Meta. La nostra esperienza con Meta Quest 3 è stata divertente e a tratti davvero molto appagante, con un combat system dinamico e vivace e un gameplay stimolante anche nelle fasi più statiche delle indagini o dello studio delle aree da affrontare in maniera furtiva. Bene il comparto grafico, ma le elevate ambizioni del team di sviluppo devono scontrarsi con un hardware limitato per l’esecuzione standalone di un gioco del genere. La prova risulta generalmente buona con qualche inciampo, per uno dei giochi VR migliori dell’anno.

• PS5
• 6.3 / 10
• Italie

Figlio di uno sviluppo travagliato e durato decisamente più del previsto, Unknown 9: Awakening è “vittima” delle esagerate ambizioni di una giovanissima Reflector Entertainment, che ha scelto di gettarsi immediatamente a capofitto nella creazione di un complesso universo transmediale. Pur con tutti i suoi gravosi limiti tecnici e ludici, l’avventura narrativa propostaci da Bandai Namco risulta intrigante e divertente, soprattutto se affrontata in stealth ai livelli di difficoltà più elevati. L’immaginario crossmediale di Unknown 9 potrà in definitiva non essere partito col piede giusto in ambito videoludico, ma il suo potenziale - che rimane largamente inespresso - è innegabile.

• PC
• 5 / 10
• Italie

Mutants Unleashed è un gioco spento, sotto ogni punto di vista. Non diverte in singolo e non diverte in multiplayer. Outright Games si occupa di giochi dedicati ad un pubblico giovanile e, visto che magari i bambini hanno il doppio della voglia di giocare di noi adulti, stare fermi a guardare cutscene, identiche e mute, sembra un controsenso. Insomma, se siete fan delle Tartarughe Ninja riguardatevi Caos Mutante o I racconti delle Tartarughe Ninja su Paramount, leggetevi L'Ultimo Ronin o giocate a Shredder Revenge, ma risparmiatevi Mutants Unleashed. Se invece non siete fan, questo non è davvero il prodotto per avvicinarvi al franchise.

• SWITCH
• 8 / 10
• Italie

Complessivamente, Super Mario Party Jamboree riesce nel suo intento principale: proporre tanti mini-giochi e modalità capaci di offrire ore di intrattenimento per tutta la famiglia. Inutile dire che, come sempre accaduto per la serie, il titolo dà il meglio di sé quanto sfruttato in multiplayer in locale. Il divertimento si riduce invece notevolmente quando a cimentarsi con le sfide Nintendo è un singolo giocatore. Le numerose opzioni di personalizzazione dell'esperienza consentono di modulare la rilevanza di caso e fortuna all'interno dei tabelloni, la cui struttura dinamica è comunque in grado di mutare costantemente lo svolgimento dei match. In arrivo in esclusiva su Nintendo Switch il 17 ottobre 2024, Super Mario Party Jamboree si candida insomma a diventare un ottimo alleato per le serate autunnali, sia per famiglie in cerca di un'attività da svolgere in compagnia sia per gruppi di amici pronti a organizzare feste e party a base di una divertente forma di competizione videoludica.

• PS5
• 7.7 / 10
• Italie

A Quiet Place: The Road Ahead non è una produzione priva di spigoli, ma al contempo è una gradita sorpresa di questo 2024. L'opera di Stormind e Saber Interactive si dimostra all'altezza del prestigioso nome che porta stampato in copertina, portando a termine con successo il difficile compito di adattare questo franchise cinematografico in forma videoludica. Se siete appassionati dell'orrore digitale, avete amato i film della saga o siete semplicemente alla ricerca di un titolo a cui dedicare qualche ora da brivido nel periodo più 'spaventoso' dell'anno, vi consigliamo caldamente di dargli una possibilità, specie in virtù del prezzo altamente concorrenziale a cui viene proposto.

• PS5
• 8 / 10
• Italie

Tra una coltre di nebbia e una distesa di fiori di campo, l'estetica di Neva è permeata di grande poesia. Un'ispirazione artistica che purtroppo risulta in parte offuscata da un eccessivo citazionismo, che chiama in causa in particolare l'immaginario tratteggiato dallo Studio Ghibli in La principessa Mononoke e ne La città incantata. Una colonna sonora di rara bellezza accompagna su schermo la crescita dei due protagonisti di Neva, una bambina e una cucciola di lupo. Tramite l'alternarsi delle stagioni, Nomada Studios ci racconta il rapporto di fiducia tra un essere umano e un animale, ma anche la ciclicità dell'esistenza. A dispetto di un comparto narrativo forse eccessivamente ermetico, Neva riesce a emozionare in molti frangenti, generando un sincero moto di affetto per i suoi personaggi principali.

• PS5
• 8.5 / 10
• Italie

Dragon Ball Sparking Zero è un degno erede del filone Budokai Tenkaichi, perché ci offre scontri spettacolari, basati su una "profondità gestibile" e adatta ai giocatori di tutte le abilità. Episodio Battaglia ha delle mancanze e semplificazioni, ma offre anche degli eventi alternativi alle volte sorprendenti, che sanno invogliare l'appassionato a scoprire ogni segreto della modalità, che in futuro potrebbe pure arricchirsi con ulteriori contenuti. Per quel poco che l'abbiamo provata, la dimensione online si è rivelata priva di particolari incertezze, e lo stesso possiamo dire per le care, vecchie lotte in split screen. L'IA degli avversari fa il suo mestiere, senza raggiungere l'eccellenza, ma in compenso il roster dei lottatori è sterminato e forte di una caratterizzazione a 360 gradi dei singoli combattenti davvero notevole. Pur con le sue flessioni qualitative, il comparto audivisivo di Sparking Zero ci ricorda in continuazione perché amiamo i Saiyan e i loro avversari, e in generale la produzione di Spike Chunsoft è uno dei più bei titoli basati sul mondo di Toriyama-sensei, un trionfo per qualsiasi videogiocatore fan di Dragon Ball.

• XSX/S
• 8.5 / 10
• Italie

Metaphor: ReFantazio si è indubbiamente ritagliato un posto tra le migliori proposte di ATLUS, che a questo giro ha finalmente trovato il coraggio di uscire dai suoi soliti schemi e di proporre qualcosa di vagamente diverso, soprattutto per quel che concerne setting e impianto narrativo. Forte di un job system nuovo di zecca, il sistema di combattimento a metà fra Persona e Shin Megami Tensei è uno degli elementi più riusciti del pacchetto, in quanto regala un livello di personalizzazione mai visto prima in un gioco ATLUS. Purtroppo gli otto anni di sviluppo pesano come un macigno sulla resa visiva del prodotto, che comunque di difende con una direzione artistica di valore e un accompagnamento musicale di altissimo livello. Non sarà l’autentica rivoluzione che in molti si aspettavano, ciononostante Metaphor: ReFantazio rimane una tappa obbligatoria per chiunque si professi un amante del genere JRPG.

• PS5
• 8.2 / 10
• Italie

Il remake di Silent Hill 2 è quanto di meglio si poteva chiedere per un gioco di questa caratura e importanza nel panorama degli horror psicologici. Non siamo di fronte a una banale operazione nostalgia ma a una ricostruzione rispettosa del gioco originale, che va ad ampliarlo e migliorarlo là dove necessario senza necessariamente snaturarlo, soprattutto in termini narrativi. L'eccellente lavoro svolto sul sound design, la finezza degli enigmi (rifatti in modo tale che risultino nuovi anche ai fan più accaniti) e la maggiore fluidità del sistema di combattimento rendono questo remake il miglior omaggio possibile.

• PC
• 8.5 / 10
• Italie

Vessel of Hatred conferma il trend già stabilito nelle più recenti season di Diablo 4, aggiungendo tantissima densità agli scontri, facilitando il sistema di levelling e introducendo una nuova divertentissima classe. I fan dell'atmosfera cupa e opprimente dei primi capitoli sono destinati a rimanere delusi, ma i giocatori che vorranno dedicarsi al massacro incondizionato di orde di demoni troveranno in questa espansione un sistema di progressione raffinato e organico, nuove meccaniche e nuovi contenuti endgame in grado di intrattenerli per diverse ore. La durata della campagna e il modo in cui conclude le vicende di gioco non ci hanno soddisfatti, ma ci sarà tempo con le prossime patch per correggere il tiro.

• PC
• 7 / 10
• Italie

In linea di massima, Undisputed è un prodotto valevole, che riesce nell’impresa di riportare sul mercato “la grande boxe” videoludica a ben quindici anni dall’uscita dell’ultimo Fight Night. Il nucleo della proposta è rappresentato da un ottimo assortimento di meccaniche, che concede ampi margini di manovra sia a chi cerca un’esperienza più tecnica, sia ai novizi dell’arte pugilistica digitale. L’equilibrio fra questi due aspetti dell’offerta, però, non è ancora tarato a puntino, ed è facile notare un drappello di asperità che, messe insieme, trattengono il gioco dall’esprimere il suo pieno potenziale.