Notes de presse

• PS5
• 8 / 10
• États-Unis

• PS5
• 7.5 / 10
• Italie

Elden Ring Nightreign prende le meccaniche di Elden Ring e le butta nel pentolone del multigiocatore cooperativo, dopodiché aggiunge una grossa manciata di dinamiche roguelite e una spolverata di asset provenienti dal passato di FromSoftware per realizzare un'esperienza veloce, impegnativa e interamente votata alla coordinazione. I classici talenti dello studio emergono dall'ottima caratterizzazione meccanica degli otto personaggi predefiniti e dalla meravigliosa costruzione delle battaglie con i Signori della Notte, ma devono confrontarsi con una struttura inesplorata e molto distante dalla tradizione, più vicina alla filosofia di produzioni come Monster Hunter e Destiny, legata a partite che al crescere dell'ottimizzazione si fanno inevitabilmente meccaniche e ripetitive. Si tratta di un videogioco che sa regalare grandi soddisfazioni ma oscilla come un'altalena fra appagamento e frustrazione, prevalentemente in ragione di un bilanciamento da rivedere e di alcune dinamiche che si rivelano eccessivamente punitive: servirà qualche iterazione prima che possa esprimere tutto quel potenziale che, al momento, si riesce a intravedere giocando con un gruppo affiatato.

• PC
• PS4
• XONE
• PS5
• XSX/S
• 8.5 / 10
• Espagne

No estoy contento con todo lo que hace Elden Ring: Nightreign, pero reconozco que me ha enganchado lo suficiente como para recomendárselo a cualquiera que le tenga un mínimo de interés. Es divertido y aunque no inventa la rueda, al menos sí logra darle un toque fresco a la fórmula que FromSoftware lleva más de una década machacando. Un buen ejercicio de spin-off poco ortodoxo y un ejemplo del tipo de producciones de coste reducido que la industria triple-A necesita urgentemente para salir adelante.

• PC
• 7 / 10
• Italie

• PC
• 8.5 / 10
• Australie

• PC
• XSX/S
• PS5
• 16 / 20
• France

• XSX/S
• États-Unis

• PC
• 74%
• États-Unis

• XSX/S
• 86%
• Japon

• PC
• 7.5 / 10
• Italie

F1 25 è un classico esempio di un videogioco a cadenza annuale che si migliora sotto diversi aspetti, senza stravolgerli in alcun modo. Al contempo rappresenta uno di quei titoli che puntano a raggiungere un pubblico più ampio possibile con una marea di contenuti, senza però riuscire a eccellere in nessuno di essi. Nonostante questo, se siete degli amanti di questo sport, difficilmente rimarrete delusi da F1 25. Anzi, siamo sicuri che tra tutte le modalità presenti troverete facilmente qualcosa che vi tenga impegnati per diverse decine di ore. Se possedete un videogioco F1 degli ultimi quattro anni, sapete esattamente cosa aspettarvi da F1 25. Se invece non l'avete mai giocato, questo è senza l'ombra di dubbio il miglior titolo (e purtroppo anche l'unico con la licenza ufficiale) per godere dell'attuale mondo della Formula 1 in formato videoludico.

• PC
• 8.2 / 10
• Italie

F1 25 si presenta come un capitolo dalle basi solide, che compie passi avanti sul fronte grafico e introduce miglioramenti concreti al modello di guida, in particolare per chi utilizza il volante. L’attenzione ai dettagli nei circuiti e l’introduzione delle Icone nelle modalità Carriera e Scuderia arricchiscono l’esperienza, così come il ritorno di Braking Point, con una narrazione coinvolgente e ben realizzata. Tuttavia, il gioco non rappresenta una rivoluzione rispetto al passato: alcune dinamiche restano simili a F1 24, e il modello di guida, sebbene più raffinato, non raggiunge ancora i livelli di una vera simulazione. Anche le novità come gli Invitationals non risultano particolarmente incisive. Parliamo quindi di un titolo che si rivolge ai fan della serie ai grandi amanti della Formula 1, che potranno apprezzarne realmente i progressi tecnici e narrativi – pur con la consapevolezza che il salto generazionale è solo parziale.

• PC
• 8 / 10
• Italie

Nonostante la volontà di rinnovare, F1 25 si inserisce con coerenza nel solco tracciato dai capitoli precedenti della serie e questo non è necessariamente un male. A dispetto delle tante novità annunciate e di un rinnovato impegno nella presentazione della modalità carriera, l'esperienza complessiva rimane in linea con quanto già visto negli ultimi anni. Le meccaniche di gioco sono familiari, il modello di guida è simile a quello delle ultime iterazioni del brand e il ritmo generale delle stagioni ricalca fedelmente quello consolidato. Le innovazioni introdotte - come My Team 2.0, le ristrutturazioni tecniche ed il nuovo capitolo di Braking Point - arricchiscono il pacchetto, ma non rivoluzionano in modo netto la struttura del gioco. Il risultato è un titolo solido e completo, che offre tante cose da fare per un'esperienza credibile e profonda, ma senza rappresentare un vero stacco rispetto al passato. F1 25 si conferma quindi un'evoluzione controllata, più che una rivoluzione, pensata per non deludere chi gioca con continuità alla serie e ne apprezza la formula ormai ben rodata.

• PC
• 6 / 10
• Italie

• PS4
• 7 / 10
• Grèce

• PS5
• 6 / 10
• France

Une fois que l’on a fait la paix avec l’idée de jouer en 2025 à un titre qui ressemble à un jeu d’action-aventure d’il y a douze ans, Blades of Fire, en Souls-like appliqué, sait délivrer de jolis moments notamment grâce à ses sensations de combats très viscérales et une exploration plutôt bien fichue. Malheureusement, MercurySteam trouve le moyen de ternir chacun de ces aspects avec des petites erreurs ou idées absurdes qui viennent faire trébucher un titre plein de bonne volonté, mais d’une maladresse rageante.

• PC
• SWITCH
• PS4
• XONE
• PS5
• XSX/S
• 78%
• États-Unis

Onimusha 2: Samurai's Destiny remains a fun experience with satisfying combat and puzzles. Despite dated mechanics and minimal remastering, its nostalgic charm and timeless visuals make it worth revisiting for fans and curious newcomers alike.

• XSX/S
• 8.2 / 10
• États-Unis

• PC
• SWITCH
• PS4
• XONE
• PS5
• XSX/S
• 8 / 10
• Italie

La nostra analisi approfondita della remastered di Onimusha 2 Samurai’s Destiny rivela un’esperienza che è un vero e proprio tuffo nel passato. Le meccaniche di gioco e la direzione tecnica mantengono un sapore decisamente amarcord, nonostante gli sforzi evidenti per un rinnovamento. L’impressione iniziale è confermata: il titolo conserva aspetti old-school che potrebbero risultare rigidi e datati per il pubblico moderno. Sebbene i tentativi di modernizzazione siano presenti, Onimusha 2 rimane saldamente ancorato alle sue origini, un tratto che i nostalgici e gli amanti del retrogaming apprezzeranno appieno. Questa edizione rimasterizzata, in arrivo il 23 maggio su PlayStation 4, Xbox One, Switch e PC, testimonia comunque l’impegno di Capcom nel rendere graficamente e nel gameplay il titolo più accessibile e contemporaneo. Consideratelo un appetitoso antipasto in attesa del reboot della serie, Onimusha Way of the Sword, atteso per il 2026.

• PC
• SWITCH
• PS4
• XONE
• PS5
• XSX/S
• 16 / 20
• France

• PC
• SWITCH
• PS4
• XONE
• PS5
• XSX/S
• 7 / 10
• Pays-Bas

Als fan van het eerste uur heb ik me prima vermaakt met deze remaster. Capcom voorziet de game van zowel een nieuwe lik verf als handige quality of life-upgrades, waardoor je weer even helemaal in dat ouderwetse avontuur kunt duiken. Toch is deze game denk ik niet voor iedereen geschikt. Dat hangt af van je tolerantie voor retro gameplay met een lik moderne verf. De game staat nog steeds als een huis, maar grafisch is het geen hoogvlieger en de ouderwetse cameratrucjes zijn soms flink onhandig. Wel voelt deze remaster véél beter dan die van deel één. Eindelijk autosaves, skippable cutscenes en on-the-fly wapenwissels. Capcom heeft hier écht gekeken naar wat er beter kon. Toch blijft het een remaster. Geen remake à la Resident Evil 2 of 4, die voor mij nog steeds de gouden standaard zijn. Jammer dat Capcom die aanpak niet op Onimusha heeft losgelaten. Maar goed, Way of the Sword komt eraan, dus de hoop leeft.

• PS5
• 8 / 10
• Australie

This world that MoonHood has crafted captures the way those darkly comic stop-motion pieces invite us to a curious and frankly frightening place beyond reckoning, and ask us to simply accept what we’re seeing with little context or history. It’s art that has negative space, and it’s in that negative space that the imagination plays. We’re invited to observe strange rituals and customs, to break bread with the grotesque and the macabre, and to live by the light out of respect for the dark.

• PS5
• 74%
• Japon

• PS5
• 5 / 10
• États-Unis

• XSX/S
• 80%
• Espagne